Tarquinia Lido, cosa dice l’ordinanza che sospende la nuova viabilità?

ORDINANZA-sospensione_viabilita_tarquinia_lido(s.t.) Se dal Lido ed in generale dalla cittadinanza arriva un sospiro di sollievo per la sospensione dell’ordinanza sulla rivoluzione della viabilità a Tarquinia Lido, non cessano nemmeno dopo lo stop al provvedimento le polemiche su quanto sperimentato – in via evidentemente fallimentare – in queste poche settimane.

A riaccendere il fuoco della discussione è, infatti, proprio l’ordinanza di sospensione, che nel proprio testo non soltanto sottolinea con evidenza tutti i difetti della nuova viabilità – “a ridosso dell’inizio della stagione estiva crea notevoli difficoltà di recepimento da parte dell’utenza della strada – recita letteralmente il documento a firma del comandante della polizia locale, Mauro Bagnaia – e rilevato che allo stato attuale l’apposizione della segnaletica non risulta del tutto ultimata e che in alcune zone l’attuale genera confusione negli utenti della strada” – ma svela anche un dettaglio sfuggito ai più e relativo al famigerato “nuovo corso” della disciplina stradale del Lido. A quanto si apprende dall’ordinanza, infatti, il provvedimento che prevedeva l’introduzione dei sensi unici e dei divieti di sosta è del 12 aprile 2013: vecchio, insomma, di oltre due anni. Immediate le riflessioni a corredo: perché attendere tutto questo tempo e poi introdurre le nuove regole proprio all’inizio della stagione, con tutti i disagi che lo stesso comandante riporta? Senza considerare che anche quei “bug” riscontrati in questi giorni ed imputati ad una fase di rodaggio – primi tra tutti i disagi concomitanti al mercato della domenica – appaiono, alla luce dei due anni di studio prima dell’applicazione, meno giustificabili.

Viabilità rimandata a settembre, quindi, e ci sarà da capire – come avveniva con gli esami di riparazione, se ci sarà un’eventuale, definitiva bocciatura o se si procederà ad una linea più dolce e progressiva nell’applicazione dei provvedimenti rispetto a quella tentata, senza successo, in questo giugno.

Resta fermo e pesante come un macigno, però, il fallimento di inizio estate, il cui più evidente simbolo sono i tantissimi segnali stradali installati in fretta – eccessiva, per ammissione della stessa ordinanza di sospensione, e causa di confusione – per regolare la nuova viabilità. Quali e quanti i costi per tali interventi, si chiede la cittadinanza sui social network. E quale sarà l’aggravio per le casse comunali ora che bisognerà procedere alla (temporanea?) rimozione – o quantomeno copertura – di tutta la nuova segnaletica?