Prisco, domani on line “L’Angelo Biondo”, il video del rapper tarquiniese in omaggio a Angelo Jacopucci

Prisco(s.t.) È in uscita domani, 11 ottobre 2016, su Youtube e su Facebook, “L’Angelo Biondo”, video del nuovo singolo del rapper tarquiniese Prisco, al secolo Alessandro Biagiola – che anticipa di qualche settimana l’uscita dell’ album “Good bye Alice”. L’abbiamo incontrato alla vigilia del lancio di un progetto interessante, che muove i primi passi da un omaggio a Tarquinia e ad un dei suoi personaggi più amati.

“La canzone è dedicata a Angelo Jacopucci – rivela infatti Prisco, ed il titolo già lo lasciava presagire – ed arriva con qualche giorno di anticipo rispetto all’uscita dell’album, che speriamo possa essere un buon regalo di Natale”.

“Questo pezzo nasce dal fatto che il personaggio di Angelo mi ha sempre incuriosito e affascinato – spiega Prisco – dopo averlo scoperto tramite i racconti di mio padre e dei “grandi” che lo hanno conosciuto e visto combattere: un personaggio estroverso, fuori dalle righe, provocatorio. Ma il motivo più grande per il quale sono nati questa canzone e questo video è un discorso di fondo che a me è stato sempre particolarmente caro: nella vita bisogna vivere e combattere a modo nostro, senza dare retta a chi vorrebbe vederci per ciò che non siamo o, peggio ancora, a chi critica e basta”.

Non solo racconti: Prisco si è studiato bene la storia sportiva e umana di Angelo, documentandosi ed andando a caccia dell’anima del pugile e dell’uomo. “Angelo era un pugile tecnico, – racconta – combatteva sempre sulla difensiva e poi attaccava e vinceva: scendeva la maggior parte delle volte dal ring senza aver mai preso un colpo decisivo. Finiva l’incontro pulito, sano e vincente. Lui combatteva così e sapeva combattere così. Ma per detrattori e giornalisti era un pugile vigliacco e pauroso. Uno che scappa. Uno che non può fare il pugile. E lui, da ciò che ho letto e capito dai racconti delle persone, questa cosa la soffriva, perché era molto influenzato da ciò che la stampa scriveva di lui”.

“Quell’ultimo incontro l’ho visto per intero – continua Prisco – e Jacopucci non scappava e non colpiva da lontano, ma attaccava. In molti credono che quel giorno Jacopucci abbia voluto dare il massimo di sé, ma ascoltando gli altri e snaturando la sua arte pugilistica. È stata una tragedia, questo è vero, ma la sua storia io l’ho interpretata in questo modo e mi ha insegnato che un leone non dovrebbe dare ascolto alle opinioni delle pecore. Lui era un leone. Un leone è un leone. E deve vivere come sa vivere. E combattere come sa combattere. Che sia un incontro di pugilato o che sia la vita che affrontiamo ogni giorno”.

“È grazie alla sua storia se nella maggior parte dei casi, riesco a ridere in faccia a chi sfotte e a tirare avanti per la mia strada. Lo facevo quando a quindici anni ero l’unico matto a scuola che faceva rap coi pantaloni larghi e tutti mi prendevano in giro, e provo a farlo ancora oggi anche se è sempre più difficile. Per questo ringrazio Angelo. La sua triste storia, per me è stata maestra di vita. E questa canzone era il minimo che potessi fare per rendere onore a lui, alla sua vita e a tutte le persone che ai tempi lo sostenevano a gran voce ad ogni incontro”.

Prisco_JacopucciLa stessa location del video è un omaggio a Jacopucci, già che le riprese sono state girate all’interno della palestra a lui dedicata, a Tarquinia. Regia e montaggio sono opera di Alessandro Passamonti, ed alternate alle scene scorrono le immagini della puntata della trasmissione Rai Sfide dedicata al pugile tarquiniese. “Tengo a ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a pensare e realizzare questo video – ci dice Prisco – a partire da Alessandro per il lavoro tecnico, passando per Ray Pippaccio, il Maestro Elisei e Alessandro Guiducci che mi hanno aiutato a “immaginarlo”, sino a Alessio Jacopucci, che nel video appare solo di spalle ma che è un’apprezzata guest star e a Mario Natale, che ci ha permesso di girare il video nella palestra Angelo Jacopucci e anche lui è protagonista di una scena molto suggestiva del video. Ultimo ma non ultimo ringrazio il mio ”compare di rime” Superbo per l’aiuto che mi ha dato durante tutte le riprese”.

A produrre l’album di Prisco, il primo (in studio) della sua carriera, è l’etichetta indipendente “L’untore record” di Siena, gestita dal rapper senese Zatarra. “Good bye Alice” è un concept album che trasmette appieno il suo messaggio se se ne carpiscono il filo logico e la trama. Ma avremo modo di parlarne: intanto attendiamo con curiosità l’uscita di domani, pronti a seguire anche il lancio dell’album, previsto a breve.