Porto Clementino, Mazzola replica al comitato: “Prima di attribuire colpe ci si dovrebbe informare bene”

mauro_mazzola mazzola_sopralluogo_porto_clementino(s.t.) “Prima di aprire bocca e dispensare colpe, i membri del comitato spontaneo dovrebbero fare maggiore attenzione ed informarsi meglio: il Comune, sul tema, ha fatto tutto quello che poteva”. Arriva nella mattinata di oggi la replica di Mauro Mazzola, a seguito delle sfogo avuto, ieri, dal comitato Salviamo Porto Clementino.

Chiara l’accusa dei membri del sodalizio spontaneo: per Porto Clementino nessuno sta facendo qualcosa di concreto. Tanto che anche un esposto sulla pericolosità dell’area – raccolto anche dalla Polizia locale con un sopralluogo – non ha ottenuto alcun effetto pratico.

“Ho ricontattato gli uffici per verificare di nuovo l’iter di quella pratica – spiega Mazzola – e mi hanno spiegato che, dopo l’esposto ed il sopralluogo, la Polizia locale ha, come riferito dai membri del comitato, comunicato ai Lavori pubblici la necessità di un intervento. Se ne è parlato anche in conferenza dei servizi dopo che tutto è stato girato al proprietario dell’area, che risulta essere il demanio, ed alla Regione Lazio. Ripeto: prima di attribuire le colpe, bisognerebbe informarsi”.

Al Sindaco, insomma, lo sfogo del comitato non è andato giù. “Alla città servirebbe un manager migliore? – si domanda – Intanto, però, questo Comune ha messo a completa disposizione di questa tematica tre consiglieri, anzi, oggi, un assessore e due consiglieri, che hanno la delega per portare avanti tutto quanto e carta bianca per poter lavorare. Stiamo facendo tutto quanto possibile limitatamente a tutti gli impegni e le priorità che il Comune deve sostenere: io sto personalmente seguendo l’iter del PAI, legato alle esondazioni, per sbloccare terreni e zone vincolate: sulla materia Porto Clementino ho delegato”.

Ma tutto resta, nel frattempo, fermo, anzi a costante rischio erosione. “Siamo pronti a spingere ancora di più – spiega – perchè in conferenza dei servizi si presentino tutti gli enti interessati: ma le condizioni anche burocratiche rendono, quella, un’opera complessa, un intervento di carattere straordinario, come ricordato anche dal dirigente regionale giunto in sopralluogo”.