Paulownia: un’alternativa alle culture tradizionali

Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 19 luglio, a Montalto di Castro presso il complesso monumentale San Sisto, si è svolto un convegno sulla Paulownia, una specie arborea utilizzata per la produzione di legname impiegato in molteplici campi. Una pianta creata appositamente in laboratorio, tramite l’incrocio di diverse specie che ha permesso di sviluppare un clone della Paulownia (non OGM), particolarmente rapida nell’accrescimento e resistente alla siccità ed ai parassiti  (certificata a livello internazionale). All’incontro, presentato dall’assessore ai lavori pubblici del Comune di Montalto, dott. Matteo Carmignani, hanno partecipato tecnici e amministratori della società Paulownia Euro.Italia srl, i quali hanno spiegato nel dettaglio tutti gli aspetti tecnici dell’operazione  agli imprenditori agricoli.

All’evento erano inoltre presenti l’assessore provinciale all’agricoltura, Luigi Ambrosini, il direttore della banca di Saturnia e Costa D’Argento, i presidenti delle cooperative Foce del Fiora e Il Chiarone, Plinio Bravetti ed Angelo Brizi. La proposta presentata dalla società è stata spiegata nel dettaglio dal dott. Emilio Ferdinando Armati di Paulownia Italia che ha illustrato quanto può fruttare questo tipo di piantagione: «la densità dell’impianto – ha spiegato Armati – è di circa 600 piante a ettaro, l’obiettivo (garantito rispettando le nozioni tecniche) è quello di arrivare nel giro di 9 anni a 3 tagli produttivi delle piante che raggiungono i 25 metri d’altezza». Non solo. La pianta è resistente a maltrattamenti e malattie e a primavera fiorisce, tanto ché, è utile per l’apicoltura (dai 700 ai 1000 chili di miele a ettaro).

«Il nostro ruolo – ha affermato l’assessore Carmignani – è quello di mettere i nostri cittadini nelle migliori condizioni possibili per valutare queste possibilità, in particolare, come amministrazione, abbiamo provveduto a fare esaminare il progetto dall’agronomo comunale Dott. Stefano Girardi per quanto attiene gli aspetti tecnici, abbiamo fatto analizzare il contratto ad un legale di nostra fiducia per scongiurare possibili truffe o difetti che potessero arrecare danno ai nostri cittadini. Infine abbiamo promosso la stipula di una convenzione con la banca di Saturnia e Costa dell’Argento per l’ottenimento di prestiti a tassi agevolati per chi fosse interessato a questo tipo di investimento, che potrebbe configurarsi come una seria alternativa alle culture tradizionali e quindi una buona possibilità per il settore agricolo sempre più colpito dalla crisi».