Lettere al Direttore: “Sulla nuova viabilità cittadina”

Riceviamo e pubblichiamo

Si torna indietro di qualche anno quando il sindaco Alessandro Giulivi, con un’ ordinanza per la salvaguardia del patrimonio artistico-culturale si inventava una ztl 0/24 (chiusura totale) del centro storico, e l’ allora opposizione di sinistra, sfilava in prima linea nel corteo costituito da commercianti e cittadini contro la chiusura del centro storico vincendo poi le successive elezioni.

Oggi si sono dimenticati la battaglia fatta a spada tratta, vinte le elezioni nel primo mandato, l’assessore Celli non chiude il centro storico ma si inventa i parcheggi blu e bianchi. Qui cominciano i problemi sempre più permessi rilasciati e sempre meno posti liberi, dando vita al parcheggio consentito selvaggio e molto più difficile da controllare. Il risultato ottenuto è che i cittadini di tarquinia cominciano sempre meno a frequentare il centro storico e le sue attività, visto che non si trova parcheggio nemmeno a pagamento.

Si comincia a parlare di turismo, e si parla di zone pedonali (pedone: colui che va a piedi). Ma dove sono a Tarquinia le persone che vanno a piedi? Dove sono i turisti? Il solito discorso, prima la frusta e poi il cavallo, eh si perché qualche scenziato è convinto che chiudendo il paese i turisti arriveranno a flotte per vedere quanto si cammina bene a Tarquinia!

Allora arriva l’assessore Ranucci che con un colpo di spada crea una moltitudine di zone pedonali, concertate con i commercianti (dice lui) forse con il pensiero, visto che con un censimento svolto presso tutte le attività commerciali risulta che il 90% esattamente 80 attività sono contrarie a questa decisione un pò dittatoriale e nemmeno discussa, forse proprio perché sapeva che poteva contare su pochi. Visto che è stato l’assessore più votatato si è sentito un po’ Marchese del Grillo (pensateci bene…) ed ha deciso molto “democraticamente”, senza discutere ne concertare, sulle spalle di tutti i commercianti di attuare dal 10 gennaio 2013 la nuova viabilità e zone pedonali.

Ora ci domandiamo ma l’ assessore al commercio Renato Bacciardi? Anche lui è un imprenditore e vive del suo lavoro, non percependo uno stipendio fisso, si rende conto del momento di crisi che sta passando il settore commerciale? Si rende conto che questa decisione di chiudere alcune zone del centro storico porterebbe quelle poche persone TARQUINIESI che ancora lo frequentano ad andare altrove, visto che di turisti non se ne vede nemmeno l’ ombra?

Ci sorge ancora un’altro dubbio… siamo sicuri che chiudendo Piazza Matteotti e Via Garibaldi, si salvaguardi il patrimonio culturale? Le vie che sono state riaperte (vedi via Menotti Garibaldi) e le altre dove sarà convogliato il traffico non è patrimonio culturale anch’esso? Ma è proprio difficile concertare, discutere, confrontarsi, con le realtà esistenti, o vengono prese a campione come fa comodo,ma si possono paragonare i mesi invernali,con quelli estivi,certo chi prende lo stipendio lo prende a Gennaio e lo prende ad Agosto, se piove, se è freddo e se fa molto caldo.

Ma l’assessore Ranucci a che altra città europea ci ha paragonato, visto che la pista fluviale del lido ce l’hanno in tutto il mondo, i paletti di ghisa con annessi vasi li hanno in tutto l’universo,chiediamo all’assesssore di frequentare più spesso il centro storico e le attività commerciali e forse dico forse se ne potrà rendere conto quanto è difficile oggi per l’ economia del nostro paese.

Lettera firmata