Finanziamenti regionali per i siti Unesco: tra Tarquinia e Montalto arrivano 500.000 euro

caci_zingaretti250.000 euro per Palazzo Bruschi a Tarquinia, altrettanti per il Parco Naturalistico e Archeologico di Vulci: stamattina il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola e quello di Montalto Sergio Caci – accompagnato dall’assessore Eleonora Sacconi e dal presidente della Fondazione Vulci, Gianni Moscherini – hanno preso parte, presso la sede dell’associazione Progetto Civita, a Palazzo Venezia a Roma, alla conferenza stampa di presentazione del progetto per lo sviluppo dei siti regionali che fanno parte dell’Unesco. Presenti anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore regionale alla cultura Lidia Ravera.

Il finanziamento su Tarquinia prevede il completamento del recupero e la valorizzazione di Palazzo Bruschi Falgari, sede dal 2012 della biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli”. Quello su Vulci, invece, prevede di creare un’immagine coordinata degli etruschi nel Lazio. In particolare verrà ristrutturata la biglietteria del parco, con la valorizzazione dell’ingresso, sarà realizzata una sala con la proiezione in 3D della Tomba François e verrà creata una struttura per manifestazioni culturali e spettacoli dedicata ai bambini.

“Il nostro prossimo obiettivo – ha spiegato a margine dell’evento il sindaco Mazzola – è il recupero delle sale note come galleria e teatro. Ambienti destinati a ospitare manifestazioni, convegni e conferenze. La galleria e il teatro, riportati alla vita, saranno messi a disposizione per eventi di rilievo nazionale e internazionale; basti pensare a un’attività culturale ragguardevole quale il “Premio Letterario Tarquinia Cardarelli”, che nel Palazzo Bruschi Falgari troverebbe una prestigiosa cornice».

“Grazie alla sinergia con la Regione Lazio e la Soprintendenza per la tutela dei Beni Archeologici – ha detto nel suo intervento il sindaco Sergio Caci – il parco di Vulci, da tre anni a questa parte, ha avuto un notevole sviluppo. Il lavoro portato avanti dal nostro assessorato alla cultura sta dando ottimi frutti. L’incremento di presenze degli ultimi tre anni è il segno evidente che stiamo percorrendo il sentiero giusto e che la scommessa fatta di investire sempre più risorse sul parco (attraverso mostre ed esposizioni di carattere nazionale ed internazionale) sia quella corretta”.