“Qualcosa di Fondamentale”… e di bello a San Giacomo

Una dolce “pillola” di spettacolo, assaporata con soddisfazione da un pubblico che, nutrito sin oltre le attese, è rimasto sorpreso e appagato da un’ora e mezza di musica di altissimo livello. E dalla scoperta di talenti che meritano palcoscenici e ribalte ben più ampie.

Chiara Morucci ha cantato per sé e per Tarquinia, città che lei stessa nel corso della serata ha definito sua seconda casa: un rapporto, quello che lega la cantautrice romana alla Città etrusca, che nasce sin quasi dall’infanzia, e che vive anche di suggestioni, come quelle che proprio a Tarquinia hanno ispirato la creazione di alcuni brani del suo album.

“Qualcosa di fondamentale”, questo il titolo del disco di Chiara (in distribuzione anche su iTunes da questa settimana) le cui sonorità hanno invaso la chiesa di San Giacomo in un sabato sera di freddo inverno riscaldato, però, dalla musica e dall’atmosfera della serata. Voce e chitarra: la prima, quella di Chiara, che ha spaziato dall’italiano al portoghese, dalle sue creazioni alla canzone d’autore italiana e brasiliana; la seconda, quella di Federico Ferrandina, ininterrotta fonte di armonie.

Il risultato è stato perfetto musicalmente e piacevole dal punto di vista della convivialità, con curiosità e chiacchiere che si sono protratti ben oltre la fine del concerto, anche nell’ammirare la scenografia realizzata con le foto di Mariana Cisneros, nel frattempo impegnata a racchiudere, con l’obbiettivo, anche momenti ed emozioni nella serata: sono suoi gli scatti che potete ammirare nella galleria che segue. Nulla meglio delle fotografie e dei video – che presto saranno a disposizione sul portale e sul canale Youtube de L’extra – potrebbe “raccontare” l’atmosfera della Chiesa di San Giacomo.

La Ripa Associazione Culturale, nel ringraziare Chiara e Federico per lo straordinario talento di cui hanno reso partecipe Tarquinia, esprime la propria riconoscenza al Comune di Tarquinia, che ha sostenuto l’evento, ed a tutti coloro che hanno presenziato, divertiti ed affascinati, all’esibizione.