Paul Harbutt e i suo giovani ragazzi: sino al 3 marzo al Carlo Biliotti

di Romina Ramaccini

Ancora pochi giorni per vedere  al Museo Carlo Bilotti la mostra “Paul Harbutt, Bad Boys”. Curata da Achille Bonito Oliva, le opere in mostra presentano un’immagine della realtà che sembra rievocare i vicoli descritti da Pasolini nel suo Ragazzi di Vita, dove i  ragazzi vivono alla giornata, arrangiandosi in tutte le azioni che svolgono.

Quelli di Harbutt però, son “cattivi” ragazzi, fotografati dall’artista durante giochi pericolosi ed atteggiamenti socialmente discutibili, che vogliono porre lo spettatore dinnanzi alla degradazione sociale in atto. L’intero percorso è volto a sottolineare come soprattutto in circostanze ostili, di povertà e stress sociale, i giovani si rifugino in svaghi pericolosi che comportano conseguenze devastanti nella loro crescita.

Sono circa ottanta le opere dell’artista inglese in  mostra, suddivise in quattro sezioni: due dedicate ai dipinti, una ai disegni preparatori e,  non meno importante, l’ultima, volta alla scultura. Questa è una sorta di camera dedicata al ragionamento: nella sala Project Room, un teschio umano di notevoli dimensioni impugna lo specchio verso lo spettatore facendogli riflettere la propria immagine e portandolo quindi a vedere dentro se stesso e riflettere sul percorso appena compiuto.

I materiali utilizzati dall’artista sono i più vari, dalla classica tecnica ad olio al collage, fino ad arrivare ad opere dove la luce viene fornita direttamente da neon posti sulla tela creando un contrasto tra passato e presente che si ripercuote su tutti i suoi lavori.

“L’artista affonda le proprie radici nella pittura del nord Europa, da Bosh e Brueghel, Goya, fino a giungere alla Pop Art”, queste le parole di Achille Bonito Oliva alla presentazione della mostra avvenuta a gennaio. Un viaggio  nella storia dell’arte non solo odierna, un percorso che vuole ricostruire le violenze infantili che hanno radici in un passato trascorso e che proseguono nel nostro vivere quotidiano. Non solo arte, ma anche riflessione sociale che sfocia nella realizzazione di un catalogo i cui proventi, verranno devoluti all’associazione Save The Children.

Paul Harbutt, Bad Boys.
Museo Carlo Bilotti, 19 gennaio 2013- 3 marzo 2013