Moscherini lancia la sua corsa: “Se non vinco questa scommessa, vado a vivere alle Canarie!”

(s.t.) “Se io non vinco questa scommessa di fare il sindaco “vero”, non legato ai fantocci dei partiti, me ne vado a vivere alle Canarie!”. È iniziata ufficialmente stamani, con l’annunciata conferenza stampa a Villa Tirreno – da domattina il video integrale su lextra –, la corsa a sindaco di Tarquinia per Gianni Moscherini, ex primo cittadino di Civitavecchia scelto da un gruppo di cittadini tarquiniesi per tentare la scalata alla successione di Mazzola.

E proprio così ha spiegato la sua decisione il candidato, dopo l’introduzione fattagli da Enrico Benedetti: “Una sera, qualche tempo fa, un paio di amici mi ha invitato ad una cena a Tarquinia – racconta – e mi sono trovato un gruppetto di persone che mi ha chiesto di candidarmi sindaco a Tarquinia. Io non c’avevo mai pensato, ho chiesto qualche giorno per rifletterci e devo dire che qualche idea bella m’è venuta, come mi vennero per Civitavecchia nel 2007. Allora ho chiesto di fare un sondaggio per capire se la gente sente questo bisogno di novità o meno: io non sono per candidarmi sindaco per fare la guerra al Bacciardi di turno, per andare alle processioni, o per puro gusto di potere; a me interessa essere lo strumento per una stagione utile e necessaria di cambiamento sul territorio e sui motivi di opportunità di lavoro per le prossime generazioni”.

“L’appello che faccio stamattina è rivolto a tutte le persone di buona volontà – ha proseguito Moscherini – che amano questo territorio, che vogliono ricreare lavoro stabile e professionalizzato per le nuove generazioni: ecco la bellezza di realizzare un progetto”. Da portare avanti, spiega Moscherini, attraverso una serie di incontri con le associazioni professionali, i commercianti su tutti, puntando molto sul turismo e le potenzialità cittadine (“quelle sin qui sfruttate sono irrisorie”). E costruendo una squadra fatta di liste civiche, dove possano convivere persone con ideologie di partenza differenti.

“Un altro elemento che mi ha spinto a dire di provarci è l’attuale amministrazione – parte ironicamente alla critica della giunta Mazzola – fatta di gente che è davvero brava, visto che riesce a restare al governo per dieci anni senza fare nulla: cambiano le lampadine fulminate, le mettono sulle strisce pedonali, ma niente per lo sviluppo. Non si può stare dieci anni su questo territorio senza fare nulla”. Moscherini, poi, attacca l’unico – sin qui – suo rivale ufficiale, Renato Bacciardi: “Se Bacciardi sta con i MoRi, che sono stati creati da Fioroni, che è del PD, anche Bacciardi è del PD. E Mazzola, che è un vero politico, l’ultimo dei comunisti rimasti, aiuta chi era il suo secondo, perché se potesse ne avrebbe fatto un altro lui, di mandato”.

Una domanda ha anche toccato i rapporti con Rinnova, il gruppo di centrodestra legato a Manuel Catini. “Abbiamo sinora avuto solo contatti informali – spiega – passeggeri. So che c’è questo movimento, sarebbe interessante se partecipasse a questa iniziativa, anche perché si tratta di tutti giovani. Contatterò anche i partiti, parlerò ufficialmente anche con Manuel Catini e gli farò esattamente il discorso che ho fatto qua: se loro poi sceglieranno di fare un’altra lista con un altro candidato sindaco, sono liberi di farlo. Ma in quel caso, secondo me, non farebbero il meglio di ciò che potrebbero fare”.

In chiusura, su apposita domanda, Moscherini chiarisce poi come sia, ad oggi, estraneo ai procedimenti penali che lo hanno portato sulle cronache dei giornali, spiegando come ognuno di quei casi si sia concluso con l’accertata estraneità o l’assoluzione.