Gelo, danni alle colture: la CIA chiede al Comune di intervenire per lo stato di calamità

di Fabrizio Ercolani

Colture invernali messe a dura prova dal gelo, gli agricoltori chiedono aiuto. La CIA, Confederazione italiana Agricoltori Tarquinia, per voce del suo Presidente Marco Tosoni, scrive una lettera al sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola chiedendo la verifica dei danni presenti sul territorio di Tarquinia per il conseguente riconoscimento dello stato di calamità a causa dei danni alle colture orticole causati dalle forti gelate nei giorni del 5/6/7/8 gennaio 2017.

“Nel corso degli ultimi giorni –si legge nella nota- le temperature hanno subito degli abbassamenti non consueti nella città marittima di Tarquinia, causando danni irrimediabili a colture orticole quali finocchi, carciofi, insalate, e in alcuni casi anche sul cavolfiore che di solito sopporta temperature di poco sotto lo zero. Non si escludono danni anche a colture foraggere come possono essere erbai destinati a pascolo o a raccolta fieno e anche a colture cerealicole. I cambiamenti climatici, infatti, stanno ulteriormente pregiudicando il comparto agricolo, dall’aumento esponenziale dei costi aziendali – si aggiungono ora gli ingenti cali produttivi provocati dal gelo. Le avverse condizioni climatiche stanno portando a una generalizzata contrazione dei volumi prodotti che supera l’80 per cento, una situazione davvero disperata”. Tosoni si rivolge direttamente al primo cittadino. “Come associazione di categoria chiediamo al Sindaco del comune di Tarquinia la massima attenzione per l’avvio dell’iter per il riconoscimento dello stato di calamita naturale alla Regione Lazio, per evitare l’aggravarsi delle condizioni già pessime delle aziende agricole colpite, anche dai danni delle forti gelate alle colture”.