“Cercando Londra”: a Tarquinia i lanciatori a caccia del minimo olimpico

(s.t.) Doveva essere spettacolo e spettacolo è stato. Doveva essere trampolino di lancio per palcoscenici internazionali, e questo si è verificato solo in parte. Il campo d’atletica “Franco Guidozzi” di Tarquinia si dimostra, di nuovo, scenario perfetto per le gare di lanci: la sua “gabbia” è habitat naturale per discoboli e martellisti, che sfornano risultati a profusione e, subito dopo, rimpiangono di poter gareggiare a Tarquinia solo due volte l’anno.

La manifestazione “Cercando Londra”, facendo il paio con l’ulteriore gara di dieci giorni fa, doveva servire ai migliori specialisti nazionali a strappare il minimo A per la qualificazione olimpica. In particolare era il finanziere Giovanni Faloci a catalizzare l’attesa: dopo il minimo europeo ottenuto settimana scorsa, in molti aspettavano un assalto a Londra 2012. Invece, vuoi per la tensione e la voglia di strafare, vuoi per un pizzico di stanchezza, l’alfiere delle Fiamme Gialle stavolta s’è fermato poco sopra i sessanta metri, con la vittoria che ha arriso al compagno di società Eduardo Albertazzi, classe 1991, capace di un 62 e 80.

Chi invece ha trovato il risultato è Laura Bordignon, il cui disco è volato a 58 metri e 67, oltre la soglia richiesta per il minimo per gli Europei di Helsinki. L’atleta delle Fiamme Azzurre ha regolato le due rivali dell’Esercito, Valentina Aniballi e Stefania Strumillo, tornando a vincere sulla pedana tarquiniese che l’aveva vista già protagonista in passato.

Buoni risultati anche dalla gara del peso e dalle competizioni delle categorie più giovani: l’intero panorama della competizione è consultabile a questo link.