Università Agraria: “Il PDL si dà la zappa sui piedi”

Riceviamo e pubblichiamo

“Assurdo scaricare le proprie responsabilità politiche sugli altri il teatrino di questi giorni messo in atto dai Consiglieri della PDL deve finire. Dicano chiaramente che rinnegano Berlusconi, Polverini e hanno già abolito la Provincia di Viterbo che si è dimenticata di Tarquinia o tacciano per sempre – commenta così Alberto Blasi, capogruppo del PD, le recenti dichiarazioni apparse sui giornali – Si accusa l’Università Agraria di alienazioni fantasma, mentre la Regione guidata dal centro destra, vara una legge truffa e inutile, con la quale si depredano i nostri territori, con palese intento liquidatorio di quelle terre collettive che a parole gli esponenti locali della PDL dicono di voler difendere, della serie corpo male usato quello che fa gli viene pensato. Si accusano gli Enti locali sulla questione autostrada di non aver fatto quanto necessario per fermare il Governo dei loro amici di centro destra, del loro ministro Matteoli, bella faccia tosta. Della serie chi mena prima mena due volte. Ci accusano di maggioranze di centro sinistra spaccate mentre in Provincia guidata dal centro destra, si naviga nel caos tra assessori cacciati e incapacità di nominare il Presidente per il Consiglio Provinciale, per non parlare del governo che va sotto, non a caso, sul documento più importante: il bilancio dello stato, della serie l’erba del vicino non è proprio più verde”.

“Urge coerenza – rincara il capogruppo del Polo Civico Sinistra Luigi Caria – non si può essere del PDL a intermittenza o peggio a convenienza. Non si possono scaricare accuse e colpe sugli Enti Locali solo per coprire padri putativi e scelte di partito, una tattica vigliacca e parassitaria, dove si cavalcano i movimenti locali solo al fine di distogliere lo sguardo dai veri responsabili, o peggio si dice così tante volte la stessa menzogna cercando di farla divenire verità”.

“Se è coerente qualche esponente del PDL costantemente presente sui giornali dovrebbe lasciare il suo partito – rincara Giovanni Agate assessore del PRI –  perché lo sta rinnegando solo per un po’ di visibilità personale. Evidente che siamo già in campagna elettorale. Non si possono infangare gli altri per distogliere i cittadini dal mal governo della Regione, della Provincia e della nazione”.