Terzo posto per l’Agrario del Cardarelli al progetto “Sorella Acqua”

Riceviamo e pubblichiamo

Senza titoloLa classe 1 A dell’Istituto Agrario Cardarelli di Tarquinia si è classificata al terzo posto nel concorso nazionale del Progetto di educazione ambientale 2016 “Sorella Acqua”. Il concorso rientra tra i programmi di educazione ambientale dell’Ufficio per la Biodiversità che il Corpo Forestale dello Stato propone e promuove già da qualche anno agli istituti di vario ordine e grado per sensibilizzare i giovani al contatto con l’ambiente.

Lo scopo del programma di quest’anno è quello di avvicinare i giovani al ruolo primario che l’acqua svolge per la conservazione della vita sul pianeta. Un’ iniziativa volta all’approfondimento, lo studio e la ricerca sul ciclo dell’acqua, sugli ecosistemi e sugli ambiente naturale e ciò che maggiormente ne costituisce una minaccia, al fine di realizzare attività di tutela delle risorse.

Le due classi prime dell’istituto agrario si sono al tal fine misurate con il problema dell’erosione marina lungo la costa davanti alla Riserva naturale delle Saline e con l’erosione fluviale nel tratto finale del fiume Marta.  Tra i due progetti, a vincere la medaglia di bronzo, è stato quello che ha coinvolto i ragazzi della 1 A artefici di una barriera semipermeabile per la salvaguardia delle riserva naturale contro l’erosione marina. Un vero e proprio progetto di ingegneria naturalistica, che ha visto i giovani del nostro istituto impegnati sul campo a fianco del personale forestale, coni la dott. ssa Colletti e gli assistenti Capo Cea Alfredo e Finori Valerio, e degli esperti dell’ AIPIN, con l’ Ingegnere Boccalaro Federico.

Oltre alla manodopera da parte degli studenti, il cui contribuito è stato davvero fondamentale, va messo in risalto lo studio e l’attenzione da loro posta nell’analizzare la situazione, prima di passare all’azione. Supportati dai docenti , in particolare dalle proff.sse Rovenni Elisabetta Breccia Flora e dalle guardie forestali, hanno effettuato varie uscite presso la riserva per osservare direttamente la situazione e iniziare a riflettere sul fenomeno erosione e dissesto idrogeologico, argomenti approfonditi poi in aula. Per testimoniare e spiegare il loro encomiabile lavoro gli studenti hanno inoltre presentato un video e un elaborato sull’attività.
Tale attività verrà illustrata ed elogiata il 26 maggio p.v., presso l’aula magna dell’istituto, in un evento conclusivo durante il quale verrà consegnato ai ragazzi da parte dell’ AIPIN, Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica, un attestato di partecipazione ai cantieri didattici.