Tarquinia vota No: un bilancio dell’evento tarquiniese per il no al referendum

Riceviamo e pubblichiamo

avvocato Caputo con gli organizzatori“La riforma della Costituzione targata Renzi-Boschi-Verdini è una macchina sgangherata, con un testo incerto, una melassa informe che il governo sta tentando di far digerire agli italiani.” Non è stato certamente tenero l’avvocato Antonio Caputo del Comitato Nazionale, che nel suo intervento alla manifestazione organizzata ieri dal Comitato “Tarquinia difende la Costituzione e vota NO”, ha evidenziato le gravissime pecche contenute nel progetto governativo di modifica della Carta Costituzionale.

L’iniziativa si è svolta giovedì 25 agosto 2016, al belvedere dell’Alberata Dante Alighieri di Tarquinia (VT), ed ha avuto un ottimo successo. L’incontro informativo sul referendum costituzionale è iniziato alle 18 e si è protratto fino alle 23. Non sono mancati momenti aggregativi. Infatti, tutti i partecipanti hanno potuto gustare una fetta di cocomero e sorseggiare un aperitivo. Particolarmente gradita è stata la presenza di alcuni esponenti del comitato provinciale per il No giunti appositamente da Viterbo. 

Il momento clou della manifestazione è stato l’intervento dell’avvocato Antonio Caputo, membro del Comitato nazionale per il NO, che da anni trascorre le vacanze estive a Tarquinia ed è molto legato alla città etrusca. “Questa riforma è una melassa informe – ha esordito – una macchina sgangherata, dal testo incerto, pieno di contraddizioni. Il sistema politico attuale è collassato, assistiamo a un tentativo di imporre un modello basato sul potere semi assoluto del Governo che è ricorso sempre più spesso al voto di fiducia per far approvare i suoi provvedimenti.

È importante andare a votare in autunno al referendum e votare no – ha proseguito l’avvocato Caputo – in questa consultazione non c’è quorum. Il risultato é valido qualsiasi sia il numero dei votanti. I poteri forti e le grandi lobby economiche vogliono delegittimare la Costituzione e ridurre gli spazi di democrazia.

Non è vero che con questa riforma viene abolito il Senato – ha concluso l’avvocato – rimarrà in piedi, con tutti i costi di personale e affitto dei palazzi. Sarà composto da cento senatori part-time, sindaci e consiglieri regionali eletti non dal popolo ma dai consigli regionali. Personaggi che godranno dell’immunità parlamentare e andranno in gita a Roma qualche giorno la settimana.”

Molte le domande poste dai cittadini, che hanno sollevato questioni inerenti alla consultazione popolare, segno che l’attenzione pubblica è alta su questa questione. A tutti i quesiti l’avvocato Antonio Caputo ha dato puntuali ed esaustive risposte. Il comitato tarquiniese nelle prossime settimane darà vita a nuove iniziative e può essere contattato via e-mail all’indirizzo tarquiniavotano@libero.it o visitando la pagina facebook @tarquiniavotano

Il Comitato “Tarquinia difende la Costituzione e vota NO”