Tarquinia: ortaggi invernali, sarà un inverno senza irrigazione?

di Fabrizio Ercolani

irrigazioneOrtaggi invernali senza irrigazione. A lanciare l’allarme è il consigliere del consorzio di Bonifica Augusto Torresi che informa gli agricoltori interessati di quanto scritto nella delibera 258 dell’ente.

L’atto cita testualmente: “Il consorzio, compatibilmente con le esigenze del servizio irriguo, provvederà a sospendere l’erogazione in condotta dell’acqua, lungo tutta la condotta di adduzione che dalla traversa di Montebello viene derivata a scopo irriguo, dal 30.11.2016, termine della stagione irrigua, al 28.02.2017, termine della pausa invernale.”

“Questo è lo sconcertante impegno assunto dalla maggioranza del cda del consorzio e questo, per consentire di realizzare i condotti di restituzione in alveo, che sono indispensabili per costruire gli impianti denominati Condotta Forzata 1 e 2”- tuona Torresi. – I due condotti di restituzione in alveo, in parole semplici, sono i due tubi che servono a scaricare al di sotto della diga della cartiera l’acqua prelevata alla diga di Montebello dopo averla utilizzata per far girare le turbine degli impianti idroelettrici. Attualmente alla diga di Montebello viene presa l’acqua che serve per alimentare l’impianto irriguo, l’acqua non utilizzata per l’irrigazione continua a fare il suo percorso naturale nell’alveo del Fiume Marta, passando per la diga della cartiera per poi giungere al mare”.

“Con la costruzione dei condotti di restituzione – spiega Torresi – si modifica sostanzialmente il funzionamento dell’impianto irriguo; in futuro sarà possibile prelevare alla diga di Montebello tutta l’acqua che può portare la condotta adduttrice, l’acqua non utilizzata per l’irrigazione verrà reimmessa nell’alveo del Fiume Marta al disotto della diga della cartiera. Questo avrà come conseguenza che non sarà più possibile o sarà meno vantaggioso riattivare la centralina della cartiera, e si perderà anche l’opera di sedimentazione che ora avviene nel corso naturale del Marta”.

Il consigliere pone dei quesiti. “Prima di autorizzare la realizzazione dei condotti di restituzione, le amministrazione del Consorzio di Bonifica e della Regione Lazio hanno valutato le possibili ricadute negative economiche e ambientali che subirà il nostro territorio? L’amministrazione Comunale maggioranza e opposizione sa quello che sta succedendo? Il Comune che è un consorziato, perché non esercita il suo diritto di fare ricorso alla delibera n. 258, lamentando che la costruzione dei due condotti di restituzione in alveo toglie dell’acqua che potrebbe essere utilizzata in caso di riattivazione della centralina idroelettriche della cartiera”.

Torresi tira in balla anche la Coldiretti. “Alessandro Serafini Presidente della locale sezione Coldiretti cosa pensa della richiesta di dimissioni del cda. Sulla vicenda dell’idroelettrico, continua a ritenere che un rimborso spese di 57.000 euro sia una cifra adeguata a compensare tutte le possibili ricadute negative? Perché su questa vicende non si fa una riunione pubblica informativa, è possibile che ancora si decida su cose che riguardano l’intera collettività senza coinvolgere la popolazione?”.