Tarquinia, la scuola primaria “C. e M. Nardi” dell’I.C. “E. Sacconi” presente alla Code Week

Riceviamo e pubblichiamo

una-delle-classi-coinvolteQuella appena trascorsa, dal 15 al 23 ottobre, è stata per la scuola primaria “Corrado e Mario Nardi” dell’IC “Ettore Sacconi” una settimana intensa e ricca di proposte didattiche dedicate al pensiero computazionale o “coding”, ovvero la programmazione informatica. Nel nostro Istituto nel rispetto delle linee guida del progetto del governo sulla “Buona Scuola” è stato avviato un progetto intitolato “Coding: programmare un gioco” per le classi seconde e quinte della scuola primaria, con la finalità di offrire ai giovanissimi alunni l’opportunità di applicare il pensiero logico per capire, controllare, sviluppare contenuti e metodi, per risolvere problemi e cogliere nuove opportunità.

Il concetto chiave, che ricorre anche nel documento normativo, è il pensiero computazionale cioè la capacità di individuare un procedimento costruttivo, fatto di passi semplici e non ambigui, che porta alla soluzione di un problema complesso; questa metodologia conduce a specificare procedure e istruzioni in ogni ambito disciplinare, avvia al pensare in maniera algoritmica, ovvero aiuta a trovare una soluzione e a svilupparla in modo ordinato e coerente e facilita il passaggio dall’idea alla sua realizzazione.

Il coding dà la possibilità agli alunni di costruire una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi complessi quando saranno più grandi: insomma imparare a programmare “apre la mente”, sollecitando lo spirito critico e il pensiero creativo. Le classi seconde e quinte, destinatarie del progetto, hanno partecipato alla quarta edizione della European Code Week, la settimana europea della programmazione, che è la campagna di alfabetizzazione, promossa dalla Commissione Europea, per stimolare lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale insieme a decine di migliaia di partecipanti, in ogni parte d’Europa, coinvolti in eventi ed esperienze di programmazione di vario genere.

Gli alunni hanno preso parte ad attività introduttive unplugged sul linguaggio delle cose per acquisire consapevolezza delle potenzialità del coding, riconoscere gli oggetti “programmabili”, definire il concetto di “algoritmo” e stimolare la riflessione e la fantasia. Hanno visionato un breve video al quale è seguita una gara a squadre per fare una lista di oggetti programmabili; si è passati poi a riflettere su cosa si potrebbe fare con gli oggetti programmabili di diverso da ciò che già fanno e su quali oggetti non programmabili potrebbero, invece, diventarlo e perché. Ognuno ha poi creato un suo prodotto: c’è chi lo ha disegnato, chi lo ha spiegato con un breve testo e persino chi è passato dall’idea alla realizzazione concreta dell’oggetto con materiali di recupero, creando un vero e proprio prototipo!

Per chiudere la settimana le classi hanno lavorato con la programmazione visuale a blocchi sul concetto di algoritmo, applicato alla sequenza di passi necessari per realizzare una danza e hanno eseguito l’algoritmo creando il 21 ottobre a un colorato Flash Mob, nel piazzale della scuola primaria, sulle note dell’Ode to Code che è l’inno ufficiale della manifestazione, indossando simpatiche visiere realizzate da loro. Il tutto si è svolto in un clima particolarmente giocoso e piacevole. I visi dei nostri alunni sorridenti e divertiti sono la ricompensa più grande e la dimostrazione che il “coding” è un’opportunità di crescita per tutti, nessuno escluso; è uno strumento d’inclusione che rende ogni alunno con le sue caratteristiche, le sue peculiarità e le sue diversità parte attiva del percorso di apprendimento.