Sul caso Gentili scoppia la polemica; i Riformisti: “Lui e i vertici del PD prendano esempio da noi”

Riceviamo e pubblichiamo
Marco-Gentili
In qualità di capogruppo del gruppo consiliare dei “Moderati e Riformisti”, non posso non registrare con rammarico la costante presenza del consigliere Marco Gentili sulla stampa locale e sui social-network volta all’attacco sistematico ad esponenti della sua stessa maggioranza politica ed amministrativa.
In questi giorni Gentili, evidentemente non pago del continuo “assalto” mediatico da egli avviato nei confronti del vice-sindaco Bacciardi sulla nota questione dei “PABA”, allarga il proprio obbiettivo, coinvolgendo finanche il proprio segretario di partito Angelo Centini, nonchè il candidato alla presidenza dell’Università Agraria Alberto Blasi, eccependo l’incompatibilità dei ruoli da questi ricoperti in consiglio comunale con le candidature da essi presentate per le prossime elezioni dell’Ente di Via Garibaldi.
Premesso che il consigliere Gentili, così come altri, continuano a far confusione tra i concetti di incandidabilità, ineleggibilità ed incompatibilità, vorrei invitare il consigliere Gentili, e con lui i vertici del suo partito, ad una serie riflessione sul suo ruolo all’interno della maggioranza di cui è parte, evidentemente a lui assai poco gradita, prendendo esempio da chi, come il gruppo dei “Moderati e Riformisti”, ha saputo, con ferma determinazione, operare scelte di campo chiare e decise, prendendo le distanze, non senza dispiacere, da soggetti, anche ricoprenti importanti cariche in seno alle nostre compagini amministrative, che non ne condividevano più il percorso politico.
Il capogruppo del gruppo consiliare dei “Moderati e Riformisti”
Giancarlo Capitani