Sognare la semplicità

di Attilio Rosati

Per il calcio dilettantistico è un momento veramente duro. Ogni anno, ingoiate dalla crisi economica, scompaiono decine di società, a volte antiche, perfino gloriose; e per ognuna di esse, vengono spezzati i sogni di centinaia di tifosi, sportivi, appassionati. La Corneto non ha mai smesso di navigare in questo mare in tempesta, con ostinata passione e con un coraggio che ha del miracoloso. E a volte i miracoli succedono davvero.

Tanta passione per lo sport, non poteva non generare amore. Un gruppo di sognatori, evidentemente mossi dagli stessi ideali, ha deciso di non restare a guardare, di non lasciare che gli sforzi di un pugno di uomini siano vanificati da una recessione spietata, che colpisce alla cieca. E così, in questi ultimi mesi, è nato un progetto articolato di sostegno e rilancio di una società che ha fatto della “virtuosità economica” e dell’esaltazione dei semplici valori dello sport, un vero e proprio credo.

Oggi, esiste un progetto per il domani. Una programmazione non “fredda” e “calata dall’alto”, ma che può essere realizzata soltanto a condizione che tutti coloro che amano il calcio si sentano parte del progetto, coinvolti in prima persona, con il cuore e con la mente, nel rilancio della società. I primi risultati sono già arrivati: 119 bambini sgambettano sui campi sportivi, accompagnati dall’amore dei propri genitori, dall’attenzione dei loro istruttori e da uno staff che si è messo completamente al servizio dei piccoli atleti, in vista della creazione di nuove alternative alla noia ed alla strada. La parola d’ordine: divertiamoci insieme!

Esiste, ed è già una realtà della quale vi daremo conto, un nuovo organigramma con assegnazione, ad ogni volontario, di precisi compiti, precise responsabilità; esiste una strategia programmata che vede la partecipazione di allenatori, fisioterapisti, un grande preparatore atletico; ed il bello è che la sua realizzazione dipende dal contributo di ogni singola persona, di ogni singolo genitore, di ogni singolo atleta, bambino o “veterano” che sia.

Bisogna crederci perché si avveri ma in fondo è più semplice di quel che può sembrare:  se la passione di Rinaldo Santori e Ciro Granato, ha avuto la forza di trascinare altri sognatori, perché non possiamo credere anche noi a questo sogno?