Migranti alla ex Polveriera: la cronaca in diretta dal consiglio straordinario


Alle 8 e 30 il via al consiglio straordinario per discutere, tra le altre cose, della possibile realizzazione di un centro d’accoglienza alla ex Polveriera in zona San Savino, a Tarquinia: su L’extra la cronaca passo dopo passo. Su Mecenate TV, visibile in streaming anche su questo sito, interventi telefonici e cronaca della mattinata.

Ore 8:49

Ancora in attesa dell’inizio del consiglio. Circa 40 persone in sala.

Ore 8:53

Via al consiglio: anticipato al primo punto il tema della Polveriera

Ore 8:56

Mazzola: “Un mese fa col Prefetto come Presidente della si è parlato dell’emergenza immigrati: gli dissi di convocare tutti i sindaci del territorio e di evitare tendopoli, onde evitare il rischio di difficile integrazione. In quella riunione coi sindaci, alcuni si sono messi a disposizione per trovare appartamenti e luoghi per ospitare ed integrare. Poi lunedì mattina, senza che fossi avvisato, questo sopralluogo alla Polveriera anche dal Prefetto: fatto gravissimo che non fossi stato chiamato. Alle 12:30 dibattito acceso tra me e il Prefetto.

Abbiamo parlato con dei parlamentari della zona per protestare con ministro e sottosegretario per scongiurare questa soluzione: oggi dobbiamo concordare un ordine del giorno tutti assieme per rafforzare questa posizione. In quel sito c’è eternit, mancano acqua e fogne, rischia gli allagamenti: in quel sito non si possono portare persone. Al di là delle cose vergognose che leggo su Facebook, cose aberranti”. Il pubblico, ora numeroso, rumoreggia.

“Noi siamo per l’accoglienza, non in questo modo, ma spalmata sul territorio”. Continuano  le urla dalla sala, Mazzola smentisce che il comune riceverebbe soldi in caso di ospitalità di immigrati.

“Non sono razzista, sono per ospitare un numero limitato di persone: spaventoso il razzismo diffuso, magari da parte di chi viene a chiedere aiuto al sindaco”.

Ore 9:13

Serafini: “Innanzitutto un consiglio non può essere convocata alle 8:30 con questi temi (applausi del pubblico), inoltre questo ordine del giorno così vuoto e generico non è stato concordato con noi. Vorremmo un’informativa certa del sindaco e del presidente della provincia: quante persone sono previste? A non non piace questo iter. Eppoi Governo e regione sono del PD, ci pare strano lei non sia informato: è tenuto in così scarsa considerazione? (Ancora applausi). Noi vogliamo interagire e lavorare per trovare una soluzione che ci dia sicurezza: in questa maniera lei non ce la garantisce”.

Ore 9:17

Minniti: “Rinunciamo al tornaconto politico e troviamo una soluzione. L’ordinanza del sindaco va migliorata. Il sindaco è la prima autorità in tema sanitario. Alla Polveriera è pieno di eternit mai bonificato: mettere lì queste persone mette a rischio la propria salute, ma anche movimentare quelle lastra di eternit sarebbe un rischio per la cittadinanza: già sufficiente per un provvedimento in tema sanitario del sindaco. E poi a livello nazionale questo comune è considerato la fogna del centro Italia: ogni iniziativa sgradevole è indirizzata qui! Ora, sindaco e Curia faranno quello che deve fare, ma io chiedo: la nostra città è economicamente in grado di sostenere 500 migranti? No, non siamo in grado. Due cose chiedo al sindaco: non permetta questo scempio e poi da presidente della provincia coinvolga tutti i sindaci della provincia, perché la cosa venga diffusa e condivisa. Eppoi nessuna paura del governo: noi ci battemmo contro il governo di centrodestra, ora fate lo stesso anche voi del PD (applausi): non lo dico per sfida, ma perché è un momento in cui prendersi delle responsabilità e lo si deve ai cittadini”.

Ore 9:22

Capitani: “Come gruppo Moderati siamo d’accordo con l’odg del sindaco. Ma concordo con Minniti: tante le servitù e le imposizioni dall’alto su questo territorio. Riflessione e proposta per i rappresentanti del nostro territorio: prendano atto di quello che viviamo”. Regolo: “Parlo a titolo personale: condivido le preoccupazioni in relazione alle condizioni igienico-sanitarie della polveriera. Condivido la soluzione di spalmare i migranti sul territorio, limitando il numero destinato alle singole comunità. Abbiamo tutti un preciso obbligo di solidarietà cui non possiamo sottrarci quando vi siamo chiamati. Sono e siamo finalmente tutti compatti sul no a quella soluzione, ma sono favorevole a soluzioni alternative: ma non d’accordo a sottrarre Tarquinia ai suoi doveri di responsabilità”.

Ore 9:35

Dinelli: “Se non sappiamo numeri precisi, la situazione può essere esplosiva: servirebbe un consiglio straordinario con tutta la cittadinanza”. Maneschi: “Ferma contrarietà a questo insediamento, capiamo la tragedia umanitaria in atto: ma Tarquinia ha già dato. Se uscite la sera trovate tante persone non identificate, e non va dimenticato che Tarquinia subisce una serie infinita di furti nelle abitazioni e ci sono famiglie che si sentono barricate in casa. Possiamo far venire altre persone? Sono profughi o clandestini?”

Ore 9:39

Centini: “Momento socioeconomico particolare, il problema è serio. Nel mondo ci sono tanti italiani che lavorano, quasi 5 milioni di immigrati che lavorano in Italia e contribuiscono alla vita economica di questa nazione. Ora questa situazione ci trova impreparati, ma una prefettura come quella di Viterbo che si fa trovare impreparata è cosa grave: s’è questa è l’unica soluzione, è scelta di superficialità preoccupante, una scelta non intelligente. Non abbiamo preoccupazione di andare a protestare sotto la proferire o il governo: ma mettere 500 persone in quel posto è una scelta scellerata! Lo dicono gli stessi soldati che hanno fatto la leva lì dentro. Proposta? Piccole unità per ogni piccolo paese della Provincia”. Poi si dice favorevole a un altro consiglio o un’assemblea aperta per discuterne.

Ore 9:47

Palmini propone di fermare 10 minuti il consiglio per elaborare con i capigruppo un documento condiviso. Serafini: “Favorevole che partiti e associazioni parlino. Se il PD volesse avrebbe già convocato un consiglio aperto in orario utile per la cittadinanza. Possibile che Mazzola va in provincia a parlare del tema e noi sappiamo tutto solo dai media? Noi vogliamo un documento di Tarquinia, non del sindaco: io chiedo di rinviare il punto, creare una commissione permanente con anche associazioni di categoria e altre e elaborare un documento comune da approvare in un consiglio aperto”. Palmini: “Sarebbe una prassi che fa perdere tempo, perché non usare la commissione dei capogruppo?”. Serafini: “Facciamo sistema con la popolazione: non sono due giorni in più a cambiare le cose. Chiedo di mettere a votazione questo iter”.

Ore 9:56

Bacciardi: “Siamo tutti d’accordo che ospitare 500 migranti sia un problema, specialmente ghettizzati in quel modo. Ora dobbiamo abbattere le barriere politiche e trovare una soluzione assieme: non stamani, ma lavorando assieme. D’accordo su un consiglio comunale aperto, per discutere con i cittadini tutti: dobbiamo dare una risposta seria al governo centrale. Manwualchr famiglia può essere accolta, in una condizione diversa: non un lager. Ora produciamo atti, studiamo strategie univoche”.

Ore 9:59

Leoncelli: “Ok fare gruppo, ma non condividete le cose! Come possiamo votare un documento che avete portato stamani? Rimandiamo la discussione, elaborare un accordo tutto assieme”.

ore 10:10

Ancora scontri tra Mazzola e il pubblico (più tardi il video) e tra Palmini e Serafini. Il primo parla di urgenza di mandare un documento in approvazione e poi far partire l’iter con commissione capigruppo e consiglio aperto, Serafini vuole il rinvio del punto. Palmini accetta di sospendere il punto è convocare domani alle 16 la commissione capigruppo per elaborare un documento da sottoporre al consiglio. Accordo trovato.