Migranti alla ex Polveriera: il testo integrale del documento approvato in commissione

Diamo pubblicazione di seguito al testo del documento elaborato e votato all’unanimità, ieri, dalla commissione dei capigruppo riunitasi a seguito del consiglio comunale di venerdì scorso in tema immigranti alla ex Polveriera.

Polveriera2Commissione dei Capigruppo riunita presso la sala Grande della Biblioteca comunale il giorno 29.07.2016, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, signor Armando Palmini.

Documento approvato all’unanimità dai membri della Commissione presenti (Centini, Rabuffi, Capitani, Leoncelli, Minniti, Maneschi, Serafini)

Premesso che:

in data 25.07.2016  si è svolto presso la ex polveriera “San Savino”,  sito ubicato in località Montecatini/”Pratini del Marta”, un sopralluogo da parte di rappresentanti della Prefettura, del Ministero della Difesa, della Asl, C.R.I., carabinieri, vigili del fuoco, ma non alla presenza del Sindaco perché non invitato;

Il suddetto sopralluogo, finalizzato a verificare l’idoneità del luogo ad accogliere un consistente insediamento di migranti, è avvenuto in forma riservata,  senza alcuna preventiva comunicazione alle autorità cittadine competenti;

Considerato che:

  1. nel suddetto sito, da informazioni diffuse,  dovrebbero trovare dimora un numero di migranti imprecisato;
  2. all’interno dell’area risultano presenti strutture fatiscenti e abbandonate da anni,  che presentano le seguenti criticità:
  3. Rischio di inquinamento derivante dalla loro utilizzazione, in epoche passate, come deposito militare di munizioni ed esplosivi
  4. Coperture dei fabbricati in eternit (nocivo per la salute)
  5. Non esiste un sistema fognario
  6. Non risultano in sito sistemi di smaltimento in linea con le norme igieniche vigenti
  7. Allo stato attuale è interrotta l’erogazione di acqua potabile attraverso la rete pubblica
  8. L’impianto idrico, interno alla struttura, non risulta più in grado di alimentare il complesso poiché obsoleto e il compendio non dispone di fonti idriche di approvvigionamento proprie
  9. Gli impianti elettrici, di epoca tarda, non rispondono ai requisiti imposti dalla normativa vigente
  1. l’utilizzo del sito suddetto potrebbe causare pericolo per la salute pubblica dell’intera collettività e determinare precarie condizioni di vita per gli ospiti e gli addetti alla struttura stessa;
  2. il sito è inserito in zona PAI, quale zona a rischio frane, nonché zona a rischio esondazioni;
  3. il sito è ubicato in una vallata “a conca chiusa”  dove nella stagione estiva si superano 40° – 45°gradi di temperatura;
  4. l’intera area risulta individuata, nel Piano Regolatore Generale come “Parco Archeologico” essendo la stessa posta a valle della città etrusca di Tarquinia;
  5. per anni l’area è stata utilizzata come pascolo di ovini, non è stata mai sanata né bonificata pertanto, come conseguenza delle deiezioni, vi  è tuttora la possibilità della presenza di zecche e insetti.

Rilevato che:

  • la possibile soluzione alla cosiddetta “emergenza migranti” non può risolversi con l’allestimento di una tendopoli in un sito ritenuto non idoneo per tutti i motivi già specificati, anzi servirebbe solo a creare nuovi problemi ed ad aggiungere un ulteriore stato di drammaticità per i migranti stessi;
  • molti dei Comuni della Provincia di Viterbo, compreso il Comune di Tarquinia, hanno già accolto nelle strutture, presenti sul loro territorio, gruppi di migranti;
  • Il Consiglio Comunale manifesta piena solidarietà ai migranti e sostiene l’integrazione culturale;
  • Il Consiglio Comunale conferma di condannare ogni forma di razzismo, ed intende collaborare con le Istituzioni, Prefettura e Sindaci di altri Comuni, Parlamentari e rappresentanti regionali, al fine di individuare le giuste alternative per una degna e umana risoluzione delle problematiche relative ai flussi migratori;

    Tutto ciò premesso, considerato e rilevato

    Il Consiglio Comunale

    esprime ferma e piena contrarietà

    alla ipotesi di allestimento di una tendopoli e strutture similari quale insediamento abitativo, anche temporaneo, di migranti, presso le strutture e l’area della Ex Polveriera “San Savino” e su tutto il territorio comunale;

    Il Consiglio Comunale

    continua a promuovere un’accoglienza “spalmata” su tutto il territorio nazionale

    dà mandato

    al Sindaco Mauro Mazzola, sentito il Consiglio Comunale,  di intraprendere ogni azione utile al fine di scongiurare la realizzazione del sopra citato centro di accoglienza.