Meraviglia e i suoi lanciano la sfida: “Mandiamo a casa Mazzola”

di Stefano Tienforti

Quando, nel parlare, a Stefano Zacchini scappa un lapsus – augurandosi di poter festeggiare Alfio Meraviglia come primo cittadino il 22 maggio – in sala viene corretto tra i sorrisi. Ma è evidente come tutti i presenti sappiano benissimo che l’obiettivo finale, sconfiggere elettoralmente Mauro Mazzola e far salire l’attuale consigliere provinciale a piazza Matteotti, passi inevitabilmente dal portare il sindaco uscente al ballottaggio e giocarsi tutti il 20 e 21 maggio.

A rendere ancora più evidente questa sensazione, gli interventi dello stesso candidato e – al suo fianco – dei rappresentanti delle quattro liste che lo sostengono: sia nel presentare le idee per il futuro che nel guardare al passato, il dito è puntato criticamente contro l’operato dell’amministrazione uscente e le scelte del sindaco. Evidente l’intento anche dal punto di vista dell’immagine da trasmettere all’esterno: la vera sfida, tra i sette candidati, è quella di Meraviglia a Mazzola, da viversi sul piano politico e non della bagarre mediatica. Sino alla proposta, lanciata dal candidato sindaco, di un confronto diretto proprio con Mazzola di fronte ai cittadini.

Nessun riferimento a Minniti, quindi, nemmeno da parte del Pdl, anche se a volte i costanti richiami all’unità paiono quasi un feticcio per esorcizzare le fratture che – ancor di più con la presenza di Battistoni alla presentazione del Polo di centrodestra – sono difficili da nascondere del tutto.

Dal punto di vista programmatico Meraviglia spinge più volte, anche col tono di voce, un concetto: c’è bisogno di un progetto durevole sui valori aggreganti di Tarquinia, realtà territoriale ampia e variegata. E pone sul tavolo alcune proposte, dal marketing territoriale ad un tavolo sullo sviluppo costituito delle realtà economico sociali (“perché le decisioni fondamentali – spiega – vanno prese dopo, e non prima aver ascoltato le necessità del territorio: vogliamo evitare altri errori come sull’Autostrada”), dai bandi di iniziativa per valorizzare aree importanti ed in disuso all’abbassamento al minimo dell’IMU su terreni agricoli e fabbricati rurali.

Ma l’affondo più deciso contro Mazzola arriva su quella che Meraviglia definisce “responsabilità sociale”. “Ho presentato più volte mozioni per ottenere con certezza e chiarezza i dati delle osservazioni e dell’analisi dell’aria – incalza – e voglio conoscere tutto: dati, orari, luoghi di rilevamento. E abbiamo bisogno di creare un monitoraggio dell’aria autonomo, pubblicando costantemente tutti i dati sul nostro sito internet. Oltretutto, è impensabile che le compensazioni siano spese senza alcun riguardo per il sociale e lo sviluppo: è incredibile pensare che con 14 milioni a disposizione non si sia, ad esempio, realizzato un dearsenificatore, e che siamo costretti a sentirci raccontare la storia della miscelazione delle acque”.