A Magliano in Toscana incontro con Anna Ottani Cavina, uno dei massimi esperti della pittura italiana

Riceviamo e pubblichiamo

ANNA-OTTANI CAVINAIncontro con Anna Ottani Cavina, eminente storica dell’arte, uno dei massimi esperti della pittura italiana, sabato 6 agosto, alle 21 e 15, nella chiesa di San Martino, a Magliano in Toscana.

L’iniziativa dal titolo “Deposizione, Compianto, la rappresentazione del dolore da Giotto a Michelangelo a Caravaggio”, è promossa dalla parrocchia di San Giovanni Battista con la collaborazione dell’associazione MusicaAnticaMagliano e del FAI- Fondo Ambiente Italiano, delegazione di Grosseto.  L’obiettivo è quello di far conoscere gli importanti affreschi presenti in questa chiesa e raccogliere i fondi necessari per la loro manutenzione e salvaguardia.

L’incontro con Anna Ottani Cavina sarà l’occasione per partecipare ad un emozionante “viaggio” partendo dal Compianto di scuola senese del XIV secolo presente nella Pieve di San Martino. Nel corso della serata è previsto anche un intervento al clavicembalo del maestro Guido Morini, direttore artistico di MusicaAnticaMagliano, sul tema del compianto in musica. L’ingresso è a offerta per contribuire ad una raccolta di fondi finalizzata alla manutenzione e salvaguardia di questo prezioso patrimonio. 

La Pieve di S. Martino, le cui prime strutture sembrano risalire all’XI secolo, è la più antica testimonianza di architettura religiosa presente all’interno della cerchia di mura di Magliano in Toscana. Nella sua lunghissima vita ha subìto numerose traversie, fino al bombardamento del giugno del 1944. Da allora, due sono stati i momenti fondamentali nella manutenzione: il recupero degli affreschi, liberati dall’intonaco che li nascondeva alla vista, nei primi anni ottanta, contestualmente al rifacimento del tetto (peraltro senza impermeabilizzazione) e il restauro degli stessi affreschi, a cura della Soprintendenza di Siena, a metà degli anni novanta. Sono emersi tuttavia notevoli problemi di umidità che stanno mettendo in serio pericolo l’integrità di tali opere  e che richiederebbero interventi importanti di risanamento.

Per sensibilizzare Istituzioni ed Enti Locali, nonché residenti e visitatori, negli ultimi anni, grazie anche all’opera preziosa di giovanissimi volontari, la chiesa accoglie ogni anno eventi culturali che costituiscono importanti occasioni di turismo artistico-musicale, così che un numero sempre maggiore di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo può godere della sua peculiare bellezza.

Uno degli affreschi è il Compianto di Scuola Senese del XIV secolo (attribuito per anni alla mano di Pietro Lorenzetti stesso). Negli anni scorsi è già stato il punto focale di tre appuntamenti artistico-musicali nel periodo pasquale dal titolo Stabat Mater e costituirà stavolta il punto di partenza di un viaggio nella storia dell’arte di natura soprattutto “visiva” grazie alla proiezione di numerose immagini di testimonianze di arte figurativa di diverse epoche, fino al contemporaneo.

 Anna Ottani Cavina, eminente storica dell’arte, è stata a lungo docente della disciplina all’Università di Bologna e fondatrice, nonché direttrice per anni, della Fondazione Zeri, attualmente docente presso la John Hopkins University SAIS Europe. E’ visiting professor nelle università americane di Yale, Brown, Columbia Universityha lavorato presso la National Gallery di Washington, il Getty Museum di Los Angeles, il Metropolitan Museum di New York. Ha pubblicato e allestito esposizioni sui temi della pittura caravaggesca, del Seicento italiano, dell’età neoclassica e romantica. Tra i suoi volumi: “Carlo Saraceni” (Mario Spagnol, 1968); “I paesaggi della ragione” (Einaudi, 1994); “Felice Giani e la cultura di fine Settecento” (Electa, 2000); “Il diario di Thomas Jones” (Electa, 2003); “La pittura di paesaggio in Italia” (Electa, 2005). Tra le esposizioni realizzate: “Paysages d’Italie” (Paris – Mantova 2001); “Montagna. Arte, scienza, mito. Da Dürer a Warhol” (Rovereto, MART 2003); “Granet, la natura romantica” (Roma, Villa Medici, 2009); “Federico Zeri. Dietro l’immagine” (Bologna 2009). Collabora alle pagine culturali del quotidiano “la Repubblica”. È stata insignita della Légion d’honneur nel 2001.