M5S Montalto: “Argine fiume Fiora, ma il porto?”

Riceviamo e pubblichiamo

Domenica 27 gennaio, ore 15.30 Montalto di Castro – Complesso Monumentale San Sisto, Davide Barillari, candidato presidente della Regione Lazio incontra i cittadini in un dibattito pubblico. Aveva già programmato questa importante tappa a Montalto di Castro per presentare il proprio programma e comprendere meglio quali siano le necessità di questo paese. Ora dopo aver constatato un silenzio assordante da parte di tutti circa il progetto della Regione Lazio sull’argine del Fiume Fiora ha già portato all’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni questo importante argomento ed oggi, solo dopo l’intervento del Movimento Cinque Stelle a Montalto di Castro per strada e sulla rete non si parla d’altro. Risultato, dopo anni di trastullamenti , le istituzioni decidono di condividere l’argomento con il popolo ed anche il comune organizza un dibattito sul tema.

Le opportunità e le valutazioni da fare sono innumerevoli e dopo l’intervento del Movimento Cinque Stelle i cittadini si pongono domande e propongono diverse alternative, basta aprire le pagine di facebook sul profilo del M5S di Montalto o sul gruppo Associazione Diportisti dove hanno lasciato commenti soprattutto coloro che vivono il mare e la foce del fiume Fiora con proposte e soluzioni da tenere in seria considerazione. Si chiedono se sia reale l’esigenza di quest’opera così come vista nel progetto già approvato. Domandano quale sarà l’impatto ambientale e paesaggistico sul nostro territorio vista soprattutto la vocazione turistica di questo comune. Altri affermano che sarebbe stato possibile invece risolvere i problemi alluvionali con degli interventi a monte, magari sul bacino e la diga dell’Enel. E ancora, si domandano se una volta realizzato il primo stralcio del progetto poi sarà finanziato dalla Regione Lazio anche il secondo stralcio dove è prevista anche la realizzazione della banchina, temendo che l’opera rimanga incompiuta. Sottoporremo senz’altro le proposte presentate al dibattito di domenica prossima ad un ingegnere idraulico e altri esperti in materia.

Ma soprattutto il dubbio è sul porto di cui si è tanto parlato, visto in quel plastico esposto per tanti anni in comune, che ricordiamo bene, di cui ora tutti tutti, ma proprio tutti stanno aspettando la realizzazione, perché promesso in campagna elettorale dall’attuale amministrazione utilizzandolo giustamente come cavallo di battaglia, e proponendolo come soluzione di ricrescita e grande sviluppo. Ci si domanda quindi se proprio quel porto adesso, con questo progetto di arginatura, sarà ancora possibile realizzare. Anche qui ci stiamo adoperando per trovare soluzioni.

Una cosa è certa occorre un confronto e trovare rapidamente una soluzione concreta e sensata ai fenomeni di alluvione della marina, e il Movimento cinque stelle ha dato una scossa a che questo avvenisse. Domenica si parlerà di questo argomento, ma sarà anche l’occasione per conoscere i programmi del M5S e il candidato a presidente della Regione Lazio Davide Barillari che ringraziamo del grande interessamento e sensibilità dimostrati.

Sarebbe stato importante e giusto dare da sempre una ben più ampia informativa a tutti i cittadini circa quest’opera di arginatura, almeno prima della scadenza di questo improvviso e perentorio termine del 12 gennaio 2013, per permettere ai privati cittadini di esercitare il loro diritto di presentare le proprie osservazioni direttamente alla Regione Lazio. Alcuni non hanno ricevuto nemmeno lettera di esproprio. Una semplice pubblicazione all’albo pretorio dell’ultimo secondo, richiesta dalla Regione Lazio in fretta e furia, avvenuta oltretutto nel periodo natalizio, è troppo poco per informare e condividere un argomento così importante. Assolutamente insufficienti anche quei pochissimi giorni di tempo concessi per presentare le osservazioni. Sembra quasi di essere stati messi di fronte al fatto compiuto.

Un sospettoso silenzio durato da troppo tempo, soprattutto dei partiti dal PD al PDL e il Partito Socialista che, in questi anni di governo in regione, in provincia o in comune, non hanno ritenuto necessario portare all’attenzione pubblica la realizzazione di quest’opera ora tanto discussa.