La Maremma organizza il comitato per Bersani

Riceviamo e pubblichiamo

La Maremma organizza il comitato per Bersani. Si sono incontrati nella sede del Pd di Tarquinia i rappresentanti dei circoli di Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Ischia di Castro e Farnese per dare vita a un comitato di zona per Bersani, alla presenza, fra gli altri, del vice segretario provinciale Alessandro Dinelli e del consigliere regionale Giuseppe Parroncini.

I diversi rappresentanti territoriali hanno discusso le forme e le modalità di informazione in vista delle primarie ormai imminenti ed hanno concordato sulla organizzazione che il comitato intende darsi per proporre iniziative comuni e aiutare tutti i cittadini, iscritti o simpatizzanti del Pd, ad esercitare il loro diritto al voto in maniera corretta e consapevole. Sono state individuate delle priorità e la principale riguarda l’analisi delle strategie funzionali alle primarie del 25 Novembre 2012.

I presenti hanno condiviso come elemento di discussione e di comunicazione la “Carta d’intenti”, quale strumento fondamentale del patto dei democratici e progressisti. Il Comitato di zona può essere un’occasione per fare rete ed allargare le forme ed i contenuti del sostegno a Pierluigi Bersani, ritenuto, per le passate esperienze di governo e per la stima riconosciuta a livello internazionale, la figura migliore per guidare il Paese nei prossimi anni.

È importante, hanno sostenuto i promotori, diffondere e comunicare non solo le qualità personali ma anche i contenuti del programma di Bersani, unico modo per riavvicinare il cittadino alla buona politica e sostenere concretamente le cose di cui l’Italia ha più che mai bisogno, a partire dalla riduzione degli sprechi, il rigore e l’onestà amministrativa, il lavoro, la sanità, l’ambiente, l’agricoltura, il turismo e la cultura. Queste sono le tematiche che il comitato “Per Bersani” della Maremma vuole affrontare sia nella fase che precede la scadenza delle primarie del Pd sia, nella fase successiva, che sarà propedeutica ad una organizzazione e ad una programmazione territoriale.

La rete dei circoli può realmente diventare stimolo per la realizzazione di un sistema e di una proposta di sviluppo che possa andare al di là dei singoli campanili, costruendo un’idea nuova e larga di territorio non circoscritto alle diverse mura cittadine ma che sappia mettere insieme e unire vocazioni e risorse.