Il pericolo dagli insetti: a convegno studiosi e Enti

Riceviamo e pubblichiamo

Interessante e partecipato convegno quello organizzato da Università Agraria di Tarquinia, Fondazione CARICIV, Università della Tuscia, Istituto Superiore di Sanità dal titolo, “Insetti ed altri Aantropodi. Potenziali vettori di malattie nella zona costiera dell’Alto Lazio”.

“Un convegno a costo zero – ha ricordato il moderatore Daniele Ricci – dal valore scientifico assoluto, dove le istituzioni hanno condiviso ruoli e percorsi. Il Presidente delle Fondazione CARICIV Avv. Vincenzo Cacciaglia ha confermato come – la Fondazione pone la massima attenzione nei confronti del mondo accademico e Universitario, con particolare attenzione ha progetti che si rivolgono ai nostri territori con valenza scientifica”.

Plauso al ruolo della Fondazione CARICIV anche dal Presidente dell’Università Agraria Avv. Alessandro Antonelli per il quale “nella fondazione lo spirito migliore, scelti progetti utili di valore reale, bel segnale condividere gli stessi parametri qualitativi”. Concetto ripreso dall’Ing. Franco Passeri responsabile area scientifica della stessa fondazione “un compito di selezione importante, su progetti mai banali, premiata la pluriennalità e il legame con il territorio”. Presente anche il Sindaco Mauro Mazzola  che ha confermato “la centralità del rapporto con l’Università e l’importanza della ricerca scientifica per Tarquinia, convegni e iniziative si susseguono su campi diversi segno di vitalità della nostra Città”.

Il convegno è stato presentato e introdotto dalla D.ssa Anna Maria Fausto, del DIBAF dell’Università della Tuscia, per la quale “simili argomenti non vanno banalizzati. Molteplici le specie di insetti introdotte nel nostro sistema e provenienti da altre zone del mondo. Potenzialmente gravi le conseguenze per il mondo animale e per gli esseri umani. Studiare simili dinamiche, figlie del nostro tempo appare decisivo per prevenire gli effetti di detta contaminazione animale. I dati in nostro possesso inducono a tenere alta la sfera di attenzione”.