Il Cristo che corre: l’entusiasmo dei portatori dei tronchi

Riceviamo e pubblichiamo

“Continuiamo su questa strada senza perdere mai di vista impegno e passione”. Queste le parole più emozionanti uscite dal nuovo direttivo, al centro aziendale della Roccaccia, dove si è tenuta la seconda cena del comitato portatori dei tronchi con oltre cento partecipanti. È stata una sensazione unica vedere allo stesso tavolo ben quattro diverse generazioni di portatori e unico è stato il clima di fratellanza e serenità tra i protagonisti.

Tutto pronto o quasi per la processione del Cristo Risorto. Durante la cena tanti i pensieri ed i ringraziamenti effettuati, testimonianza questa di un bel legame con la vecchia amministrazione. Ad aprire i lavori Maurizio Benedetti, segretario del comitato, che ha voluto spendere parole di elogio per il clima di festa e ha sottolineato come sia ben saldo e unito nelle decisioni il gruppo dei portatori dei tronchi con i portatori della statua, la banda musicale, gli sparatori, i lampioni e la bandiera. “Nonostante qualche piccola defezione iniziale sono contento che venga un aiuto anche dai nostri predecessori ed è su quel percorso che vogliamo proseguire il nostro mandato; è avvenuto un cambio generazionale sotto le croci e l’amicizia che lega i protagonisti attuali fuori dalla manifestazione si concretizza durante il mese pasquale”.

Mario Belardinelli e Marco De Alexandris, presidente e vice presidente del comitato, ricordano chi è prematuramente scomparso donando tanto alla processione del Cristo Risorto; in ultimo il ringraziamento al Presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli per la sempre presente vicinanza e per la disponibilità della struttura, nonché al grande Mauro Arpini che con l’aiuto di uno staff egregio (Meco Jacopucci, famiglia Zacchini, Giulio Benvenuti e Luca) ha deliziato tutti i partecipanti con specialità locali e agli anziani con l’hobby del modellismo.

Pieno di significato l’intervento del presidente Antonelli: “Il mio ringraziamento va a tutti voi che per me siete immortali. Nei vostri occhi c’è la passione, la forza, l’emozione, la voglia di non deludere il popolo. L’Università Agraria ha sempre voluto essere al vostro fianco ed al fianco della processione. Il Cristo Risorto ha bisogno di amore e non di rumore.” Non da meno gli interventi ed i saluti di Alfredo Bendotti e Bruno Catini i quali hanno voluto sottolineare il lavoro svolto in questi anni e congratularsi con i loro successori augurandogli un sereno e proficuo lavoro; tanta la commozione nelle loro parole. Non è mancato lo scherzo e non è mancata l’allegria: un clima che tutti vogliono ritrovare domenica quando alle 18 tutta Tarquinia vuole ammirare lo spettacolo, unico nel suo genere, di questa manifestazione.

 Il comitato portatori dei tronchi