Gambetti: “Consorzi per le strade vicinali? Una buona soluzione”

Riceviamo e pubblichiamo

“La costituzione dei consorzi per le strade vicinali : una buona pratica per la valorizzazione della viabilità rurale”, è il titolo della mozione presentata il 17 settembre 2011, dopo aver dichiarato, il 12 agosto scorso, di presentare sul tema della pratica consortile, in materia di strade vicinali, un atto che potesse, in modo istituzionale e collegiale, comunicare come l’Università Agraria di Tarquinia, fosse favorevole alla costituzione dei consorzi e impegnarsi nella sua concreta costituzione.

La valorizzazione della “viabilità rurale”, oltre ad essere un punto fermo, anche del nostro programma elettorale, deve essere obiettivo comune, atto a rendere sempre migliore la vivibilità delle zone rurali, e questo per agricoltori e non.

La mozione, quindi avente ad oggetto, l’individuazione di un interessante strumento, “il consorzio per le strade vicinali”, vuole essere, un testo aperto, visto nell’ottica di favorire il dialogo tra le forze politiche sull’argomento, ed atto sostanzialmente a dare una svolta concreta alla costituzione degli stessi, intesi come buona pratica, atti, sia alla valorizzazione della viabilità rurale, appunto, che di responsabilizzazione dei soggetti consorziati, al buon mantenimento della strada oggetto del costituendo consorzio.

In merito alla strada per l’Acropoli Etrusca di Tarquinia, faccio ulteriore sollecito all’amministrazione Mazzola, alla quale avevo, il 12 agosto scorso, proposto la costituzione di un consorzio stradale, essendo l’Università Agraria in questo caso, “unico frontista”; stessa missiva, fu inviata all’attenzione dello stesso presidente dell’Ente, avv. Alessandro Antonelli, ma ad oggi dall’amministrazione Mazzola, ancora nessuna risposta in merito.

La costituzione del consorzio, in questo caso, costituirebbe veramente lo strumento per il quale si potrebbe raggiungere la realizzazione di un serio progetto di sistemazione della stessa, con il sostanziale beneficio per lo sviluppo dell’importante “area archeologico naturalistica dell’Acropoli Etrusca di Tarquinia”.

Altresì sollecitai, l’urgente sistemazione e messa in sicurezza della strada, in questione, per la quale sarebbero dovuti partire i lavori per settembre, ma ad oggi siamo quasi alla fine del mese indicato, e dei lavori ancora nulla.

È necessario intervenire al più presto visto che, come segnalavo, il traffico presso la zona è aumentato, per l’inizio della campagna di scavo da parte dell’Università di Milano, cattedra di etruscologia, ma, anche perché, tra poco, inizierà la “raccolta del nostrano fungo ferlengo”, esattamente presso la riserva recentemente costituita, dove si vedrà, il transito di circa 800 nostri concittadini tesserati; considerando poi, il quotidiano transito di turisti avventori, visto che la strada, è vicinale soggetta ad uso pubblico.

Per rimarcare la necessità di intervenire, sulla strada per l’Acropoli Etrusca di Tarquinia, dopo ormai quasi un anno del perdurare di questa grave situazione, è che la strada in questione, nel frattempo, è franata ulteriormente, acuendo la pericolosità per il transito degli stessi mezzi, e ciò che è più pericoloso, è l’assenza della rete di protezione arancione, che delimitava la zona della parte franata.

Alessio Gambetti
Consigliere PDL all’Università Agraria di Tarquinia