Fare Verde preoccupata per il progetto di ampliamento del porto di Civitavecchia

Riceviamo e pubblichiamo

Esprime forte disappunto e preoccupazione l’associazione ambientalista Fare Verde di Tarquinia per l’approvazione, avvenuta ieri mattina, del POT, il piano operativo triennale elaborato dall’autorità portuale di Civitavecchia.

“Da notizie di stampa – dichiara Fare Verde – apprendiamo dell’approvazione, a maggioranza, del piano. Votazione non certo unanime, se tre consiglieri si sono rifiutati di votare e hanno abbandonato l’aula per protesta, mentre altri tre componenti l’assemblea hanno votato contro il provvedimento. Desta stupore, che un provvedimento di questo impatto ambientale e di questa grandezza sia stato portato in approvazione da un commissario straordinario, figura che di norma si limita a gestire l’ordinaria amministrazione”.

“Siamo molto preoccupati per il futuro della zona denominata “La Frasca”, in quanto si tratta di un sito d’interesse comunitario di alto valore ambientale e della contigua pregevole area di “S. Agostino”, entrambe al confine tra i comuni di Civitavecchia e Tarquinia. Infine, siamo preoccupati per le insistenti voci che indicano la presenza in zona della malavita organizzata italiana e di quella cinese, interessate ai traffici mercantili e allo spostamento via mare delle merci. Su quest’ultimo argomento si accentrò l’attenzione del consigliere Luigi Daga, recentemente scomparso, che fino all’ultimo denunciò il pericolo di infiltrazioni mafiose e massoniche nel tessuto politico e economico del litorale.”

Associazione ambientalista Fare Verde Tarquinia