Doratura del legno, tanto successo per i corsi alla STAS

Riceviamo e pubblichiamo

doratura-indoratura-restauro-18bNotevole il riscontro ottenuto con i corsi pratici di doratura del legno tenuti dal restauratore Luigi Maria Villani e da Bibiana Bettinotti presso la sede della S.T.A.S. che hanno visto i partecipanti, sia neofiti che esperti di restauro, impegnati nell’apprendere le tecniche antiche di doratura al guazzo, con l’uso cioè di fogli d’oro zecchino, applicati su un oggetto rimasto ai singoli interessati. Si tratta di una delle tecniche di doratura rimasta inalterata nei secoli per via dell’alta qualità dei risultati che si possono ottenere: brunire il metallo per conferirgli l’aspetto dell’oro solido, lasciarlo opaco per aggiungere un effetto di profondità maggiore e zone d’ombra, punzonarlo con differenti motivi o addirittura “a graffio” con incisioni decorative senza che la sottilissima foglia si laceri (es. icone).

Contestualmente al corso è stato possibile portare avanti il restauro di una cornice tardo˗ottocentesca in stile neoclassico, custodita presso il Duomo di Tarquinia. Per il presidente Sileoni “è stata un’iniziativa soddisfacente, con la quale la Stas è riuscita anche ad ottemperare ai propri fini statutari, contribuendo alla conservazione di una cornice pertinente ad un ritratto cardinalizio, che ci è stata affidata dalla Curia grazie al celere interessamento del prof. Giovanni Insolera”.

Le lezioni, a numero chiuso di partecipanti, riprenderanno nel mese di marzo, per chi fosse interessato è possibile fin d’ora lasciare la propria adesione presso la Segreteria della S.T.A.S.