Consorzio di Bonifica, il presidente Fava in una lettera lancia l’allarme

Riceviamo e pubblichiamo

irrigazioneIl presidente del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca – Tarquinia Vincenzo Fava ha inviato una lettera al prefetto di Viterbo dott.ssa Antonella Scolamiero, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, ai sindaci di Tarquinia e Montalto di Castro Mauro Mazzola e Sergio Caci, alle federazioni provinciali di Coldiretti, Confagricoltura e Confcoltivatori e alle segreterie provinciali di FAI-CISL, FILBI-UIL e FLAI-CGIL. «Per i necessari provvedimenti di competenza – scrive il presidente Fava – si rappresenta la gravissima situazione economica in cui versa il Consorzio a causa del mancato incasso di somme relative a interventi eseguiti per conto della Regione Lazio negli anni 2011, 2012 e 2013, al mancato accredito da parte della Provincia di Viterbo del rimborso di interventi di emergenza effettuati in occasione degli eventi alluvionali dell’11 e 12 novembre 2012 e delle inadempienze della Soc. Equitalia, relativamente alla riscossione dei tributi consortili. Tali inadempimenti, seppure in presenza di una gestione sana ed equilibrata dell’Ente, ne stanno provocando la totale paralisi con l’impossibilità di garantire l’erogazione dei servizi di bonifica e irrigazione, in un momento stagionale di pieno esercizio negli oltre 11.000 ettari irrigui. Di fronte alla concreta impossibilità di corrispondere regolarmente persino gli stipendi e i contributi al personale, lo stesso annuncia lo stato di agitazione con i conseguenti ulteriori disagi e il rischio di problemi di ordine pubblico, dovuti anche a minacce di distacchi di utenze da parte di Enel su servizi pubblici considerati essenziali quali l’esercizio delle idrovore e della diga, o degli impianti pubblici d’irrigazione. Si chiede pertanto l’immediata attivazione di provvedimenti idonei a ripristinare condizioni di legalità e correttezza amministrativa nonché l’individuazione di eventuali responsabilità nell’attuale stato d’inerzia».