Comune e Università Agraria approvano all’unanimità la mozione contro l’ipotesi della tendopoli: il testo integrale

tarquinia consiglio immigratiComune di Tarquinia e Università Agraria uniti nel dire no all’ipotesi di una tendopoli all’aeroporto “Amerigo Sostegni”. I due Enti, nel corso del consiglio straordinario che si è tenuto il 1° aprile, hanno approvato all’unanimità la mozione (presentata dal consigliere Sabina Angelucci), in cui “si condanna il modo di far fronte a un’emergenza umanitaria prevedibile e attesa, con la ricerca illogica ed affrettata di siti idonei senza il minimo confronto con le comunità locali. Si conferma la volontà della Città di Tarquinia di resistere con ogni forma e modo legalmente consentito per impedire un simile ingiusto progetto.

Si dà ampia delega al sindaco del Comune e al presidente dell’Università Agraria affinché venga avviata ogni utile iniziativa per acquisire tutte le necessarie informazioni atte ad impedire l’imposizione di tale scelta”. Parole dure sono state usate nei loro interventi dal sindaco Mauro Mazzola e del presidente Alessandro Antonelli.

Tarquinia è assolutamente contraria alla realizzazione di una tendopoli che ospiti centinaia o migliaia di persone, in condizioni disumane, e che creerebbe inevitabili tensioni sociali. – ha affermato il primo cittadino – È inoltre inaccettabile che decisioni di simile rilevanza vengano prese senza confrontarsi con gli Enti Locali. Il Governo di fronte a una crisi annunciata da mesi, in quanto le rivolte che hanno sconvolto i Paesi del nord Africa sono scoppiate alcuni mesi fa, si è fatto colpevolmente trovare impreparato e oggi è all’affannosa ricerca di una soluzione che non c’è. La città resisterà con ogni forma e modo legalmente consentito per far rispettare i propri diritti».

«L’Università Agraria è al fianco del Comune di Tarquinia, per un problema che riguarda l’intera collettività. – ha dichiarato il presidente Antonelli – È inammissibile che un sindaco non venga reso partecipe di scelte che avranno pesanti ripercussioni sulla vita della comunità. Occorre un nuovo modello di solidarietà che non può essere quello di concentrare migliaia di esseri umani nelle tendopoli, veri e propri lager. La città non lo tollererà ed è pronta a far ascoltare la voce di un territorio da troppo tempo sfruttato e calpestato che ha il diritto di autodeterminarsi e scegliere il proprio futuro».

Ecco il testo integrale della mozione:

IL CONSIGLIO COMUNALE

Riunito in data 01 aprile 2011, alle ore 21,00, all’interno della Sala consiliare del Palazzo comunale,  in contemporanea con il  Consiglio dell’Università Agraria

HA APPROVATO, ALL’UNANIMITA’ DI VOTI,

legittimamente espressi per alzata di mano,

come risulta dal verbale di Consiglio n. 11 del 01.04.2011

IL SEGUENTE DOCUMENTO:

“In data 31 marzo 2011 il Sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, dopo aver verificato presunti sopralluoghi nel territorio comunale da parte di funzionari dello Stato, ha inoltrato formale protesta per esprimere fermo dissenso sull’ipotesi che la Città di Tarquinia ospiti una tendopoli con centinaia di immigrati provenienti dal Nord Africa.

In data 1 aprile, nonostante le smentite e dando seguito alle indiscrezioni assunte, si svolgeva ufficiale sopralluogo, presso l’aeroporto militare Amerigo Sostegni in territorio di Tarquinia. Il sopralluogo in questione veniva effettuato senza alcuna comunicazione nei confronti delle amministrazioni locali. Solo grazie alle pronte segnalazioni di privati cittadini allarmati, i rappresentanti del Comune di Tarquinia riuscivano a recarsi in loco chiedendo chiarimenti in merito.

I funzionari ascoltati ammettevano che il sopralluogo era svolto per verificare se l’area prescelta fosse idonea alla realizzazione del campo di accoglienza, prefigurando al Sindaco il loro parere positivo, nonostante la presenza in loco di un “radio-faro”, strumentazione elettronica utilizzata per orientare gli aerei civili, diretti all’aereoporto di Roma-Fiumicino.

Considerato che i tempi di realizzazione dei campi di accoglienza sul modello Manduria, appaiono oltremodo celeri, si giustifica la preoccupazione che il sito visionato possa a breve essere utilizzato per tale scopo.

Si esprime in nome della Comunità dei cittadini di Tarquinia il rifiuto e la condanna di qualunque forma di razzismo e la volontà di vedere rispettate le istanze del territorio coniugate con la dignità di uomini, donne e bambini, che loro malgrado hanno dovuto abbandonare la propria patria per cercare rifugio in Italia.

Si ribadisce la ferma opposizione alla politica “dell’imposizione” . Si rigetta la possibilità che, una crisi importante ed internazionale, sia oggi risolta sulla pelle delle comunità più deboli che, prive di ogni forma di controllo e programmazione, sono costrette a gestire emergenze di livello europeo e mondiale con mezzi inadeguati e rischi inaccettabili, che si aggiungono alle problematiche esistenti sul territorio, legate ad alti livelli di disoccupazione, alla presenza di servitù energetiche e militari da oltre sessanta anni ed alla  necessità di garantire adeguata tutela al patrimonio storico, culturale e naturalistico, con particolare riferimento al sito UNESCO.

Esprimendo piena solidarietà ai rifugiati politici, provenienti da scenari di guerra e disagio civile, si ribadisce l’impossibilità di farsi carico di un’emergenza umanitaria, di proporzioni così ingenti, auspicando un modello in cui i valori costituzionalmente garantiti ed i principi di solidarietà siano preminenti e contrastando la realizzazione di campi di accoglienza assimilabili ai lager previsti in luoghi privi dei più elementari servizi primari.

Si condanna il modo di far fronte ad un’emergenza umanitaria prevedibile e attesa, con la ricerca illogica ed affrettata di siti idonei senza il minimo confronto con le comunità locali. Si conferma la volontà della Città di Tarquinia di resistere con ogni forma e modo legalmente consentito per impedire un simile ingiusto progetto.

Si dà ampia delega al Sindaco del Comune ed al Presidente dell’Università Agraria affinché venga avviata ogni utile iniziativa per acquisire tutte le necessarie informazioni atte ad impedire l’imposizione di tale scelta”.

Al termine, viene ripetuta analoga votazione da parte del
CONSIGLIO DELL’UNIVERSITA’ AGRARIA,
che si esprime approvando all’unanimità di voti