Comune e Agraria: tempo di bilanci. Alle 9 stamani il consiglio comunale

fotoTempo di bilanci per la politica tarquiniese: e non è una metafora. In poco più di dodici ore le due amministrazioni “politiche” cittadine – il Comune e l’Università Agraria – sono chiamate in consiglio (peraltro nella stessa sala) per discutere ed approvare il rendiconto finanziario 2013.

Ieri sera, 28 aprile, è toccato all’Università Agraria alzar la mano per archiviare la gestione economica dello scorso anno: voto favorevole della maggioranza, no da parte di una “rimaneggiata” opposizione (presenti solo De Alessandris, Crescia e Gambetti). Al termine del consueto, pittoresco dibattito personale, il presidente Antonelli ottiene anche il sì di Giovanni Guarisco.

Curioso il siparietto tra due personaggi che più volte, in consiglio, hanno dato l’impressione di odiarsi cordialmente. Stavolta l’oggetto del contendere sono le indennità degli assessori dell’ente, tema più volte sollevato dall’ex presidente della Multiservizi che a più riprese ne ha caldeggiato l’abolizione.

“Trovo inutili le indennità per gli assessori, e anche il numero mi pare eccessivo. Ne ripropongo, perciò, l’abolizione”: queste le parole di Guarisco, che ha lanciato una sorta di sfida ad Antonelli. “Son pronto a votare si ad una gestione delle risorse a cui non ho preso parte solo se il presidente s’impegna ad abolire le indennità per gli assessori. Non quella del presidente, che credo vada anzi aumentata, ma quella dei membri della giunta”.

Alla fine l’accordo si chiude a metà strada: guarisco vota con la maggioranza ed Antonelli s’impegna a discutere a breve – nell’ambito della ridefinizione del nuovo statuto dell’ente – la riduzione del numero degli assessori e la fissazione delle indennità presidenziali e assessoriali. “Non voglio che la poltrone di presidente dell’ente diventi la mira dell’ambizione ad un posto retribuito – spiega Antonelli – per quello non concordo all’idea di un aumento. Ciò detto, ritengo sia doveroso tagliare, ma credo sia giusto che a farlo sia una maggioranza qualificata di consiglio che, dopo il lavoro delle commissioni, decida sulla riduzione della giunta e le indennità di carica”.

Per il resto, consiglio senza scosse, con Antonelli va fiero dell’approvazione: “Anche la relazione dei revisori commenta che è finita l’era dell’Agraria con i debiti. Sfatiamo dubbi e segnalazioni: la china è invertita e l’ente è fuori dalla tempesta, con un uso della cassa limitato rispetto al passato, e con fornitori pagati con cadenze entro i 60 giorni, come deve essere, salvo casi eccezionali di delibere contestate”.

La seduta si era aperta con la notizia, riportata proprio da Antonelli, secondo cui – fonte il Sole 24 Ore – il decreto in tema di economia del Governo Renzi farebbe saltare l’esenzione IMU terreni in collina, e quindi la distinzione tra aree svantaggiate e no, per generare 350 milioni di euro di gettito e finanziare il surplus di 80 euro a busta paga nei dipendenti dai redditi più bassi. “Mi chiedo cosa facciano su questo i sindacati di categoria. – le parle di Antonelli – In questi giorni li leggo impegnarsi su più fronti, dal biogas all’autostrada: tutti temi di rilievo, senza dubbio, ma su questa vicenda cala il silenzio. Vorrei ci dessero conforto e aiuto: paga più gente rispetto al passato, ma non per questo chi pagherà, lo farà meno di prima. Quello che non è giusto, soprattutto, è che il moltiplicatore che grava su un ente come il nostro – e quindi sul concessionario – sia 135, quando sullo stesso terreno – se fosse di proprietà di un coltivatore diretto – sarebbe 75: va modificata la legge nazionale per far sì che l’imposta gravi sul concessionario con il moltiplicatore ad esso commisurato”.

Stamani, invece, a partire dalle 9, si discute in Consiglio il bilancio comunale; altri temi all’ordine del giorno le modalità di organizzazione dei mercati stagionali 2014 e l’approvazione dello schema di convenzione per la fruizione e la promozione delle aree archeologiche fra la il Comune, la Direzione Regionale per i Beni Archeologici e Paesaggistici del Lazio e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale.