Compostaggio all’Olivastro: il bilancio del convegno secondo il Consorzio Pellicano

Riceviamo e pubblichiamo

franco caucci smallIl Convegno Rifiuto: una risorsa per un mondo migliore organizzato dal Consorzio Pellicano si è chiuso con un bilancio positivo. Il Convegno, nella veste di confronto informativo destinato a tutti i cittadini, le associazioni, enti si è svolto in una sala gremita interessata al progetto di ampliamento del Consorzio Pellicano:  “Progetto di Ampliamento Impianto di Raccolta Differenziata e Impianto di Compostaggio con sistema anaerobico per produzione di energia”.  L’intervento del Rag. Franco Caucci, AD del Consorzio Pellicano, dei tecnici progettisti  e di tutto lo staff che ha seguito l’iter del procedimento in atto ha motivato tecnicamente e ampliamente il progetto che intende realizzare in Località Olivastro.

Gli interventi tecnici sono stati seguiti dal dibattito aperto con il pubblico presente in particolare con i toni contestatori di Simona Ricotti e del dott. Mocci

Il Rag. Caucci puntualizza su alcune affermazioni fatte dal dott. Mocci, rappresentante dell’Associazione Medici per l’Ambiente e dalla Simona Ricotti durante il confronto con il pubblico «Ringrazio il dottor Mocci per l’affermazione fatta sul digestato secondo cui produce un rifiuto, tengo a precisare che quanto sopra è errato, nel  nostro progetto il digestato subisce una separazione in centrifuga che separa liquidi da trattare con apposita depurazione e /o riutilizzare nel processo, la parte solida si presenta inodore e in forma torbosa da miscelare con il verde triturato. Il ciclo finisce con un processo aerobico,  fino ad arrivare al prodotto finale: un compost di qualità! » E ancora «È tendenzioso generalizzare sulle ricadute di malattie che riguardano le Centrali che trattano altri materiali e non l’umido del porta a porta, alla base di queste affermazioni ci sono i pregiudizi precostituiti!» Il Rag. Caucci continua:«Quanto alla Delibera del 2004 è una mozione che intendeva bloccare la Geobloch srl di Imperia che voleva inertizzare in Tarquinia le ceneri pesanti proveniente da cicli e centrali industriali, tipologie di materiali pericolosi e non di certo i nostri rifiuti come si vuole far credere o come si vuole strumentalmente utilizzare. Tale Delibera è dubbia sul piano della legittimità in quanto in contrasto con una legge dello Stato».

Conclude seccamente il Rag. Caucci «bisogna pensare all’economia locale e alla tutela dell’ambiente: creando impianti ecologicamente sostenibili e promuovendoli, come abbiamo fatto noi del Consorzio Pellicano, proponendo un osservatorio ambientale attivo partecipato, composto da cittadini e da tecnici per attuare il monitoraggio permanente, a tutela soprattutto dei lavoratori che sono anche cittadini di Tarquinia.  Sistema di monitoraggio che impiega risorse proprie e non resi obbligatori dalle leggi vigenti che prevedono i test dell’aria ogni sei mesi. Il nostro sarà un monitoraggio continuo che elaborerà i dati in tempo reale controllato da un comitato aperto anche ai cittadini. Per questo ha espresso soddisfazione il Prof. Maurizio Severini , ricercatore, già docente dell’Università degli Studi della Tuscia. Vorrei concludere dicendo che la Cultura Ambientale, secondo me, viaggia di pari passo con quella turistica perché su di essa influisce anche la capacità della gestione del ciclo dei rifiuti che escono ogni mattina dalle nostre abitazioni».

Consorzio Pellicano
Amministratore Delegato
Franco CAUCCI