In attesa di sapere quale sarà la nuova utilizzazione dell’area di Pian dei Gangani e della centrale Alessandro Volta di Montalto di Castro, per la quale è stato indetto un concorso internazionale di idee – termine ultimo per la presentazione il prossimo 3 ottobre – circolavano varie voci ed ipotesi sul futuro dell’area. Una delle quali riguardava il colosso della vendita on line Amazon, che avrebbe utilizzato la struttura come centro di distribuzione, data la posizione logisticamente vantaggiosa.
Quanto detto, però, sembra smentito dall’annuncio, affidato ieri ad una nota a firma dell’azienda di commercio elettronico statunitense, della realizzazione di un nuovo centro di distribuzione a Passo Corese, frazione del Comune di Fara in Sabina a 30 km da Roma, “per soddisfare la crescita della domanda in Italia”. Il tutto con un investimento del valore di 150 milioni di euro.
Il nuovo polo logistico, che sarà il secondo centro di distribuzione di Amazon nel Paese, inizierà l’attività nell’autunno del 2017. Amazon – annuncia la nota della società – investirà 150 milioni di euro nella nuova unità operativa da 60.000 mq, “dando un impulso anche allo sviluppo dell’economia locale”. L’azienda ha in programma di creare fino a 1.200 nuovi posti di lavoro entro tre anni dall’avvio delle attività.
Ma nei piani di Amazon in Italia potrebbe esserci di più: secondo quanto trapela dell’incontro di ieri a Firenze tra Jeff Bezos, fondatore e CEO dell’azienda di Seattle, e Matteo Renzi, ci sarebbe un forte interesse da parte di Amazon per il piano digitale del governo, anche considerando che – data una certa arretratezza del nostro paese in tema di e-commerce – i margini di crescita nel settore potrebbero essere notevoli. Ecco perché l’investimento italiano complessivo di Amazon in Italia potrebbe sfiorare i 500 milioni: oltre a quelli già destinati a Passo Corese, gli altri sarebbero legati al programma di creare alcuni data centre nei prossimi dodici mesi. Ed ecco che torna in ballo Montalto, perché l’ad di Enel Francesco Starace ha più volte parlato di un interesse di Amazon ad acquisire tre impianti in disuso per trasformarle, appunto, in server farm.
