Arsenico: a quando la soluzione?

di Marco Vallesi

Quelli riportati sopra, nella schermata tratta dal portale dell’ AUSL di Viterbo, sono i valori delle analisi dell’acqua in distribuzione nella rete idrica di Tarquinia nel mese di maggio 2012.

Come si può ben leggere, i dati riportano ancora la presenza dell’arsenico nella rete cittadina sopra il valore della soglia dei 10 microgrammi per litro.

La potabilità e l’uso di acque con simili contenuti di inquinanti sono consentiti in virtù di una deroga che ne permette l’uso sino al valore di 20 microgrammi/litro, escludendo però, alcune categorie a rischio (bambini sino a tre anni di età e donne in stato di gravidanza).

Il persistere del problema, peraltro già ripetutamente segnalato nella nostra testata, qualora non trovasse definitive soluzioni tecniche entro il 31 dicembre 2012 (data in cui scadrà improrogabilmente l’ultima deroga che consente, seppur parzialmente, la definizione di potabilità delle acque che presentano concentrazioni di arsenico tra i 10 e i 20 microgrammi/litro), comporterà l’obbligo, in capo al sindaco, di dichiarare l’acqua in distribuzione “non potabile” con i conseguenti problemi per la cittadinanza e le attività che utilizzano l’acqua come componente nella preparazione di alimenti e bevande.

Occorre ricordare che le diverse deroghe concesse dalla U.E., per le elevate concentrazioni di arsenico nelle acque distribuite nel territorio nazionale, avevano il preciso scopo di permettere alle competenti autorità territoriali, dilazionando i termini, e quindi i tempi, della direttiva europea recepita con il D.Lgs 31/01, di approntare misure e mezzi per rendere salubri le acque.

A Tarquinia, i fatti, sin dalla prima deroga, come si evince dalla pressoché omogenea continuità dei risultati delle analisi pubblicate mensilmente nel portale della AUSL di Viterbo, sono rimasti al palo.

Sul finire del mese di maggio il tempo che resta all’amministrazione per risolvere – in qualche modo – il problema ormai incombente è di circa sei (6) mesi.

Aspettiamo, sperando, ma senza alcuna distrazione.