Arsenico: la Confcommercio invita gli operatori dei pubblici esercizi ad un confronto

Riceviamo e pubblichiamo

Il S.I.B di Tarquinia sarà presente con una delegazione, Lunedì 23 gennaio p.v. alle ore 11.00 presso la sede della Confcommercio di Viterbo, in Via Monte S. Valentino, 2,  dove è stato organizzato un incontro per affrontare, anche il tema delle ottemperanza dei pubblici esercizi, sul tema delle ordinanze comunali sull’Arsenico presente nelle acque destinate al consumo umano.
All’incontro interverrà il Dott. Danilo De Santis, responsabile del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Ausl di Viterbo, a cui saranno sottoposte alcune domande sul tema.
Ricordiamo che il Comune di Tarquinia ha emesso un’ordinanza n.8194 il 29 Ottobre 2011, dove indica la deroga a 20 mcg/l, come richiesto e ottenuto dalla Regione Lazio, estesa anche al comune di Tarquinia, spostando il limite a 20 mcg/l fino a Dicembre 2012 e “che l’acqua distribuita in tutto il territorio del Comune di Tarquinia non deve essere utilizzata per il consumo alimentare e potabile dei neonati, dei bambini fino all’età di 3 anni e delle donne in gravidanza; che le industrie alimentari presenti nelle zone interessate devono attuare i necessari (dearsenificatori) affinché l’acqua  introdotta come componente integrante e sostanziale nei prodotti finali non presenti concentrazioni di Arsenico superiori ai limiti stabiliti dal D.L. vo 31/01 (10mcg/l) sotto il profilo sanitario.”
La deroga, riguarda l’erogazione dell’acqua in tutto il territorio del comune di Tarquinia, (abitazioni e attività) escluse le attività, denominate aziende alimentari (Bar, Ristoranti etc).
Su questo, avevamo già sottolineato, che non riteniamo giusto che le aziende da sole debbano sostenere un onere così gravoso, come l’acquisto e la gestione di un DEARSENIFICATORE, tenendo conto che non esiste una normativa di riferimento che indichi, quali siano le tecnologie idonee da adottare, per restituire all’utente un’acqua depurata, senza dubbi sui processi utilizzati.
Per questo, come S.I.B. Tarquinia abbiamo presentato un ricorso al tribunale del Tar Lazio, contro l’ordinanza del Sindaco di Tarquinia, per tutelare le aziende coinvolte, i consumatori rispetto alle tecnologie da usare, per l’abbattimento dell’Arsenico presente nelle acque destinate al consumo umano.
Il ricorso è stato inoltrato al Sindaco di Tarquinia, al quale non riconosciamo alcun torto, visto che ha dovuto seguire le indicazioni della nota  Asl, del 24 10 2011, a firma del dott. De Santis.
L’incontro di Viterbo sarà utile per tutti, per chiarire gli aspetti legati all’Arsenico, anche alla luce del ricorso presentato, sperando di poter partecipare ad un momento prezioso di approfondimento, ma soprattutto di chiarimento.
Ricordiamo inoltre, che l’Arsenico è regolato dalla Direttiva 98/83/ CE, recepita dal DL n.31 del 2 Febbraio 2001, nel quale si disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia, nella quale viene fissato il limite dell’Arsenico in 10 mcg/l.

Marzia Marzoli