Antonello Venditti incanta Tarquinia. E regala una “Notte prima degli esami”

di Fabrizio Ercolani

Antonello_Venditti_TarquiniaVenditti incanta Tarquinia. Folla delle grandi occasioni per l’arrivo del cantautore romano nella città etrusca per presentare il suo ultimo libro “Nelle notti di Roma”. Una giornata organizzata magistralmente ed unicamente da Francesco Micocci, tarquiniese adottato ed editore musicale di grandissima fama, che tra mille difficoltà è riuscito a regalare ai suoi concittadini una giornata memorabile.

Ad accogliere Antonello Venditti sotto il palazzo comunale la banda G. Setaccioli che ha eseguito un medley con alcune delle canzoni più famose. Venditti ha ringraziato con parole toccanti. “Vi ringrazio perché è già un miracolo oggi come oggi avere una banda cittadina. Questo lo si deve esclusivamente alla vostra dedizione per la musica. Io oggi sono qui per l’amicizia che mi lega alla famiglia Micocci che tantissimi anni fa ha creduto in me e vedere così tanta gente mi riempie di orgoglio”.

Venditti è salito poi nel palazzo comunale dove ha iniziato ad arringare quelli che scherzosamente ha chiamato i suoi nemici. “Io sono romano e per noi i nemici erano gli etruschi. Però debbo dire che gli etruschi hanno una gran bella città città ed un palazzo comunale come pochi in Italia”. Dopo di che la discussione entra nel merito del libro. “Una storia da una pioggia di guano che ha invaso la mia macchina. C’era un parcheggio a Roma sempre libero e non capivo il perché. C’ho lasciato al mia Smart e quando sono andato a riprenderla ho ben compreso il motivo. Sembra strano ma il mio libro nasce proprio da qui”.

Un libro in cui vengono affrontati anche molti altri temi. Ma Venditti visto il coinvolgimento del pubblico inizia ad interagire con loro. “Qualcuno mi sa spiegare la differenza tra democrazia e populismo, perché se capiamo questo riusciamo a dare una lettura anche ai temi di attualità”. E tra una battuta e l’altra arriva il momento più atteso. “So che per il pubblico oggi non dovevo neanche parlare ma fare altro, ma alla musica vi ci ho portato come voglio io”. Il cantautore saluta il suo vecchio pianoforte ricordando i tasti resi neri dai mozziconi di sigaretta, con i quali aveva composto i suoi primi testi. E poi tra il boato del pubblico parte il primo brano seguito da una “Notte prima degli esami” cantati da tutta la platea che ha sentitamente ringraziato con una standing ovation il cantautore romano per la gradita giornata. L’applauso più grande va però a Francesco Micocci che ha regalato ai tarquiniesi un pomeriggio indimenticabile come direbbe lo stesso Venditti.