Agraria: sulle indennità Gambetti risponde ad Antonelli

Riceviamo e pubblichiamo

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ciò che è certamente inammissibile in questa vicenda è l’aver stravolto il senso di affermazioni piegandole al proprio volere al solo scopo di farcire l’ennesima replica fatta di avvilenti battute di bassa lega politica bollando, con il classico stile prima repubblica, come è quello della “querela”.

Al riguardo dove e a chi l’offesa?, o meglio l’aver rilevato in un’affermazione sulla stampa del Presidente a riguardo le indennità, e sapere che come queste non siano invece ferme dal 2005? Il 3 giugno scorso Antonelli afferma infatti come sia falso che abbiamo aumentato le indennità, ma allora la delibera n. 153 del 22 agosto 2007 riguardante le “maggiorazioni” delle indennità di carica degli amministratori che cosa significa?

Sempre il 3 giugno a seguire il Presidente Antonelli afferma come sia falso che il costo delle indennità è aumentato di 70mila euro dal 2007. Infatti nel mio comunicato stampa del 2 giugno scorso, si fa riferimento alle indennità che si sono mosse e non sono state ferme dal 2005 gravando sul bilancio dell’Ente per un importo annuo pari a circa 70mila euro, e non il costo delle indennità è aumentato di 70mila euro dal 2007, cosa questa totalmente diversa.

Basta fare lo scarica barile, tutte le sante volte che si mettono a nudo situazioni contingenti la sua amministrazione caro Presidente Antonelli, gli aumenti, meglio dire le “maggiorazioni”, ci sono state ed ora provare a dire altro, non le rende merito. Quanto invece da lei affermato vedi sulla presentazione di interrogazioni e mozioni sulla questione, non si deve preoccupare, perché prossimamente verrà presentata una “mozione sulle indennità di carica”.

Questa del resto trova fondamento spinta e motivazioni, dalle sue stesse affermazioni in sede di C.d.A. del 30 aprile scorso, dove affermò che si tratta di un bilancio senza risorse e tale situazione non è sostenibile a lungo, ancorché sono stati operati tagli in merito ad ogni spesa superflua.

Non è chiaramente un momento facile per l’Ente, la politica quindi, quella tanto decantata dal Presidente Antonelli al punto tale di inneggiare ad una “Nuova Agraria”, ora deve fare la sua parte, rinunciando ad esempio alle “maggiorazioni” proprio deliberate con l’atto di giunta n.153 del 22 agosto 2007. L’effetto è “alleggerire” così il capitolo di bilancio riguardante le indennità di carica degli amministratori liberando risorse per capitoli come la valorizzazione dei prodotti tipici, e quelli come lo stanziamento per sussidi ad utenti più bisognosi, ed altri.

Alessio Gambetti
Consigliere Popolo della Libertà all’Università Agraria di Tarquinia