Agraria, parla la minoranza: “Continueremo sulla strada del ricorso”

Riceviamo e pubblichiamo

Dal primo Consiglio di Amministrazione dell’Università Agraria si evince un fatto molto importante: questa amministrazione non è affatto unita, comeManuel_Catini dimostrato dalla mancata elezione del Presidente del Consiglio, rimandata a causa del mancato accordo tra le parti della maggioranza che ha deciso di votare scheda bianca, mentre dai banchi della minoranza abbiamo dimostrato compattezza e serietà votando Roberto Fanucci.

Lo dicevamo in campagna elettorale e continuiamo a dirlo oggi: l’unico motivo che tiene insieme queste persone è la sete di potere e la spartizione delle poltrone, necessarie per mantenere i loro equilibri interni non soltanto all’Agraria ma anche in Comune. Inoltre la seconda convocazione del Consiglio è stata rimandata alla prossima settimana mentre avrebbe dovuto svolgersi all’indomani della prima, segno che la chiusura del cerchio e la pacificazione interna sono ancora lontane.

Nel frattempo nessuna programmazione concreta, soltanto la lettura di un programma elettorale vago che non entra in merito alla soluzione delle problematiche dell’Ente, nessuna squadra di lavoro, anch’essa rimandata a causa del mancato accordo sul Presidente del Consiglio e sulla Giunta esecutiva.

Da parte nostra abbiamo deciso di votare con parere contrario alla proclamazione degli eletti, primo punto dell’ordine del giorno, perché riteniamo illegittimo l’insediamento di questa assise a causa delle irregolarità che abbiamo riscontrato, a partire dalla presentazione delle candidature lo scorso 22 settembre, quando due liste in sostegno di Blasi hanno presentato fogli in bianco ed avrebbero dovuto essere rigettate dalla stessa Università Agraria, fino all’assegnazione di 10 seggi alla maggioranza contro i 9 previsti dallo Statuto dell’Ente.

Ci troviamo quindi costretti a proseguire il percorso intrapreso con la strada del ricorso per tutelare non i nostri interessi, ma quelli della collettività, in nome di una legalità sulla quale il presidente Blasi vorrebbe darci lezioni, lezioni che non accettiamo dopo che ha dimostrato di infischiarsene nel momento in cui non ha preso posizione sul numero dei consiglieri da assegnare alle due parti ricusando quello stesso Statuto al quale lui stesso ha contribuito.

Vogliamo inoltre cogliere l’occasione per ringraziare tutti i cittadini che ci hanno sostenuto con il proprio voto e garantire sia a loro sia a chi ha fatto una scelta diversa che vigileremo sull’operato dell’amministrazione nel pieno rispetto delle regole e della trasparenza.

I consiglieri di minoranza:
Manuel Catini
Alessandro Guiducci
Alberto Tosoni
Roberto Fanucci
Silvio Torresi
Andrea Serafini