Agraria, l’opposizione chiede invano l’istituzione delle commissioni consigliari

Riceviamo e pubblichiamo

Il Consiglio di Amministrazione di giovedì scorso ha testimoniato che l’interesse dell’amministrazione Blasi è tenere bloccata l’attività dell’Università Agraria. La prova dei fatti è nell’ aver respinto la nostra mozione che chiedeva l’istituzione delle commissioni consiliari e la relativa conferenza capigruppo.TARQUINIA AGRARIA OPPOSIZIONE

Abbiamo riproposto la stessa mozione per la quale avevamo chiesto la convocazione di un consiglio ad hoc ma ancora una volta la maggioranza ha pensato bene di chiuderci la porta in faccia senza accogliere neanche la mozione ad eccezione del consigliere Boni unico astenuto. Un atteggiamento irresponsabile che rispecchia i malumori all’interno di una coalizione sempre più traballante, con il presidente Blasi che è solo ostaggio di dinamiche politiche.

Crediamo fermamente che le commissioni siano uno strumento utile per tutti i consiglieri e un modo per svolgere al meglio il ruolo affidatoci dai cittadini e non di certo una questione di lana caprina come affermato dal consigliere Ricci, per la quale abbiamo subito preso le dovute distanze da certe dichiarazioni. Oltre gli auguri di buon lavoro al consigliere Claudio Bonini abbiamo voluto sottolineare come le dimissioni di Angelo Centini erano state preventivate già in campagna elettorale quando affermavamo che avrebbe chiesto voti per poi lasciare il ruolo di consigliere e rimanere tra gli scranni del Comune.

Addossare responsabilità di immobilismo al gruppo di opposizione è quanto di più demagogico possa succedere. Stiamo svolgendo il nostro lavoro con la massima serenità e nel pieno rispetto delle regole e se questo possa dar fastidio a Blasi & Co pazienza. Vogliamo ricordare che questo stallo deriva da conflitti interni nonché da voleri esterni che suggeriscono a Blasi la strada da imporre e da percorrere. Inconcepible anche questa frenesia nel cambiare uno statuto approvato pochi mesi fa solo per qualcosa o qualcuno. Siamo convinti che un’eventuale modifica  possa tranquillamente essere fatta a tempo debito e magari anche con una nostra collaborazione senza dimenticare però che la stesura dello statuto e la sua approvazione è stata voluta anche dallo stesso Presidente Blasi e da quei consiglieri che oggi lo demonizzano cosi tanto, magari addossando ora colpe e responsabilità solo a qualche predecessore. Apprezziamo quanto invece dichiarato dal consigliere Bacciardi per conto del gruppo Moderati Riformisti nell’aprire una discussione sulla figura del Presidente del Consiglio in quota minoranza, un segnale che andrebbe a tutelare anche chi ha voluto scegliere il nostro progetto per le sorti dell’Università Agraria.

Riteniamo, come già anticipato più volte alla maggioranza, che detta figura possa essere di garanzia e rappresentanza di tutte le forze politiche. Attendiamo fiduciosi che alle parole possa seguire i fatti e che al più presto si chiuda questa vicenda del Presidente del Consiglio in modo da iniziare anche in consiglio un’attività seria ed attenta che sicuramente ci sta molto più a cuore di quanto verificatosi in questi tre mesi e mezzo di amministrazione Blasi.

I CONSIGLIERI
Manuel Catini
Alessandro Guiducci
Alberto Tosoni
Andrea Serafini
Roberto Fanucci
Silvio Torresi