Agraria: “La minoranza perde a Risiko, ora non può eludere il confronto”

Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo disinnescato le tattiche ostruzionistiche stile prima repubblica del PDL più altri. Avvisati in tempo da esponenti della stessa minoranza delusi da scelte illogiche abbiamo scongiurato inutili lungaggini e badato all’interesse dell’Ente, garantendo in seconda convocazione il regolare svolgimento del Consiglio.

Approfittando, peraltro con scarsa eleganza, dell’assenza nota e giustificata della consigliera Elisa Valeri e contando su torbidi e poco segreti trasversalismi, hanno provato a far aprire il consiglio salvo poi far mancare successivamente il numero legale costringendo l’Ente ad una nuova procedura di convocazione con il preciso intento di far venir meno il confronto.

La maggioranza ha volutamente fatto mancare il numero legale prima dei lavori permettendo che il Consiglio si svolgesse questa sera in seconda convocazione facendo rimanere con un palmo di naso i furenti rappresentanti della minoranza. La tattica puerile del PDL più altri si è ritorta contro i  medesimi.

Abbiamo così garantito una discussione libera e aperta sul punto altrimenti impossibile per la fuga degli esponenti della minoranza, alcuni in palese imbarazzo e probabilmente impossibilitati finanche a votare.

La seduta di questa sera discuterà pubblicamente e servirà a fare chiarezza sulle scelte di ciascuno. Simili giochetti non rendono merito ad una minoranza sin qui responsabile e attenta, forse questa volta è stata mal consigliata.

Il dibattito aiuta a migliorare i provvedimenti. Hanno avuto tempo per pensare cosa fare, la fuga non è da questa sera un’opzione. Non si può inquinare la scelta amministrativa con pregiudizi e rancori personali, unica ragione di scelta è il bene dell’Ente e lo sviluppo della collettività. Occorre dare risposte non usare la tattica politica per nascondersi. Forse qualcuno non si è accorto che la politica sta cambiando ed è rimasto ancorato alla nostalgia degli anni novanta e alle schermaglie di una politica autoreferenziale e basata sugli interessi personali.

Università Agraria di Tarquinia