Agraria: cosa resta della maggioranza dopo il tira e molla sulla giunta

di Fabrizio Ercolani

Alberto-Blasi-al-votoFormazione della giunta all’Università Agraria: si spacca il fronte dei Moderati e riformisti, ma nel Pd le cose non vanno meglio.

Dopo due mesi di tira e molla chi ha fato la voce grossa è il Partito Democratico che, anche se numericamente arrivato dietro allo schieramento capeggiato dal ViceSindaco Renato Bacciardi, ha ottenuto alla fine quello che voleva: far fare il Presidente del Consiglio a Patrizia Ciuferri, sospinta fortemente dall’assessore Ranucci che ora si candida prepotentemente per il dopo Mazzola. Ai Riformisti e moderati vanno due assessori e l’incombenza di mettere la quota rosa.

Ma è sulle modalità di formazione della giunta che si scatena il caos. Due le domande a cui dare risposta: perché si è aspettato che il Vicesindaco Renato Bacciardi partisse per le vacanze da tempo programmate per formalizzare il tutto e perché è stato convocato il consiglio proprio mentre lui è in America. Due misteri che però stanno provocando all’interno del gruppo spaccature che sembrano insormontabili. Da una parte Giancarlo Capitani e Laura Voccia con il Vicepresidente dell’Ente Montesi e l’assessore Esposito, dall’altra Bacciardi con Attilio Boni.

Sembra infatti che Bacciardi pochi giorni prima di partire abbia consegnato al Presidente Blasi due nomi, quello di Francesco Montesi e di Attilio Boni, lasciando l’incombenza della quota rosa nelle mani del Pd. La trattativa però poi è stata conclusa da Capitani, con o senza il placet di Bacciardi questo non si saprà mai, ed il nome di Boni è stato sacrificato, complice anche un veto fortissimo elevato a mo’ di muraglia cinese da un assessore comunale. Si vocifera come sia plausibile anche un avvicendamento nel ruolo del vicesindaco tra Bacciardi e Capitani, il tutto per input provenienti dall’alto. Intanto la consigliera Simona Bellatreccia sui social network ha già esternato la sua volontà di essere libera da vincoli di gruppo non condividendo le scelte operate.

In tutto ciò resta il mistero sulla convocazione del consiglio previsto per il 22 dicembre come dichiarato pubblicamente in una nota emessa dall’ente. Il centrodestra afferma di non aver ricevuto alcuna convocazione, Bacciardi essendo il consigliere incaricato alla convocazione non è plausibile che lo abbia fissato proprio mentre è in vacanza, anzi sembra che si sia infuriato non appena saputo. Ma allora chi lo ha indetto? Un’altra domanda senza risposta. Come è senza risposta la domanda: ce la farà la Ciuferri ad essere eletta Presidente del Consiglio o i Riformisti metteranno un veto così come fatto dal Pd sul nome di Attilio Boni? Domande che difficilmente prima del 22 diverranno certezze.