Agraria-Catini, ennesimo atto della polemica su Monte Romano

Riceviamo e pubblichiamo

“Catini non sa di che parla. La prova nella richiesta di documenti che in fretta e furia ha fatto in queste ore per capire quello di cui pontifica da giorni sui giornali”. L’assessore Blasi mette a nudo le lacune del pensierodi Catini

“Non conosce la storia del Contenzioso tra Università Agraria di Monte Romano e Università Agraria di Tarquinia e si prodiga solo perché i suoi amici di partito del comune vicino lo hanno contattato e spinto a questo suicidio politico. Catini non ha capito che il giudizio in corso è dovuto – commenta l’assessoreAlberto Blasi– L’Ente ha il dovere di chiedere il risarcimento del danno. La Corte di Cassazione ha stabilito che un danno c’è, il giudizio in atto serve solo a quantificarlo. I professionisti incaricati da noi, utilizzando criteri estimativi oggettivi hanno quantificato l’importo. Ci domandiamo quali siano le competenze tecnichedi Catiniper decidere quanto sia giusto che Monte Romano paghi. Se è consapevole che le scelte dell’amministratore non sono arbitrarie, ma soggette alla legge e che lui non può rinunciare a ciò che è dovuto solo per fare un favore alla comunità vicina. Si chiama responsabilità erariale.

Le sue parole al vento rischiano di fare danno all’Ente. Quanto al riferimento maniacale alla datio in solutum ci domandiamo perché Catini l’ha votata seoggi ladenigra tanto. Se avesse studiato saprebbe che le fattispecie applicative sono diverse. La questione ICI aveva un giudicato definitivo, un quantum determinato e soprattutto è stato supportato da pareri della Corte dei Conti. In questo caso il danno va determinato, Monte Romano non propone nulla e non sappiamo quali beni possono eventualmente essere utilizzati per eventuali transazioni. – continua Blasi – Caro Catini le mele non sono uguali alle pere. Basta con le polemiche sui giornali su questioni così delicate”.

Il consigliere Caria rincara la dose: “Ancora una volta il ragazzo rampante del PDL antepone gli interesse di partito a quelli della collettività. Ignorare il verdetto della Corte di Cassazione non ha senso. Ci domandiamo come fa Catini a parlare se non conosce gli atti che ha richiesto solo ora. Meglio informarsi prima di parlare che il contrario”.