Agraria 2015 – Moderati-Riformisti: “Lo stato confusionale di “Serancelli” e “Leonfini” inizia ad essere preoccupante”

Riceviamo e pubblichiamo

simbolo moderati e riformistiEssere l’ossessione e l’incubo ricorrente di taluni personaggi politici di Tarquinia nobilita la nostra lista.

Abbiamo cercato a lungo nelle liste che sostengono il centrodestra il nome di Leoncelli, ma non l’abbiamo trovato: come il Leone del Mago di Oz ha smarrito lo sbandierato coraggio scappando dal giudizio degli elettori. Non parli lui di incompatibilità che, fino all’ultimo, ha provato a fare il Presidente dell’Ente senza trovare sostegno e consenso nonostante fosse consigliere comunale.

Stare in un gruppo, sia una coalizione o un partito, significa accettarne le scelte. Leoncelli ha provato senza successo a portare i moderati riformisti dentro il centrodestra senza riuscirci, tutto questo nonostante volesse fare il Presidente del centrosinistra. Oggi cambia schieramento per l’ennesima volta solo perché non è stato accontentato.

Il vicepresidente che ha governato l’Ente con il centrosinistra oggi si pone al servizio del centrodestra, dando forte esempio di coerenza e rinnovamento.

All’astro nascente della comicità tarquiniese, Pietro Serafini, consigliamo di provare a farsi spiegare da uno bravo la differenza tra incompatibilità, ineleggibilità e incandidabilità. Scoprirà che forse l’unico vero eclatante caso di ineleggibilità sta proprio sulla sua lista e guarda caso è proprio il candidato che lui sostiene da dietro le quinte, ma di queste cose parleremo in sede di convalida degli eletti senza sbandierare inutili proclami sui social network.

Capiamo l’agitazione di Pietro Serafini ma in molti hanno già capito che dietro al già tramontato “rinnovamento” del centrodestra, c’è lui come assessore in pectore in una giunta di vecchie conoscenze: alla faccia dei nuovi candidati!

Preghiamo il duo Divino Etrusco più costoso di sempre, di guardare alla loro storia, trovare idee e sviluppo nei programmi. Per ora dalle loro penne solo attacchi, polemiche ed un “patto” in stile berlusconiano confuso come il loro stato.

Lista civica “Moderati e Riformisti”
per Alberto Blasi Presidente